Premio Biagio Agnes, la festa dei valori va in scena a Roma

Oggi la cerimonia che poi sarà trasmessa su Rai1 il 5 luglio

Premio Biagio Agnes, la festa dei valori va in scena a Roma
di Valeria Arnaldi
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Sabato 25 Giugno 2022, 06:59 - Ultimo aggiornamento: 07:00

Dedizione, competenza, impegno. E ricerca costante della verità, con la volontà di trovare risposte e la capacità di sollevare interrogativi. C'è l'etica della professione giornalistica nel cuore del Premio Biagio Agnes Premio Internazionale del Giornalismo e dell'Informazione, che, alla sua quattordicesima edizione, per la prima volta, si terrà a Roma. Piazza del Campidoglio stasera ospiterà la premiazione, condotta da Mara Venier e Alberto Matano, che, il 5 luglio, sarà trasmessa in seconda serata su Rai1.

Da Amadeus fino a Robert Gilmour: tra i premiati anche Camilla Mozzetti del Messaggero


L'EREDITÀ
Il Premio dedicato allo storico Direttore generale della Rai è promosso dalla Fondazione Biagio Agnes, in collaborazione con Rai e in partnership con Confindustria. «Con il Premio vogliamo dare il giusto risalto al lavoro di tanti professionisti, sempre attenti a rispettare quei valori e quella serietà che costituiscono la principale eredità di Biagio Agnes», ha affermato, ieri, Simona Agnes, presidente della Fondazione, presentando l'edizione 2022, a Roma, in Rai, con Carlo Fuortes, Ad Rai, Stefano Coletta, direttore Intrattenimento Prime Time, Gianni Letta, presidente della giuria del Premio, e i conduttori della serata. «Teniamo molto al Premio e lo ospiteremo anche in futuro - ha detto Fuortes - Biagio Agnes è uno dei direttori generali più ricordati perché ha fatto un grandissimo lavoro».

Ha celebrato Agnes come uomo chiave del servizio pubblico anche Letta, che parlando di Fuortes, ha dichiarato: «Ci sono tutte le condizioni perché possa raccogliere quella che Simona ha definito l'eredità di Biagio Agnes».


Guardando all'attualità e all'impegno dei giornalisti per raccontarla, la Giuria non poteva non accendere i riflettori sul conflitto in Ucraina: il Premio internazionale sarà per Mstyslav Chernov, Evgeniy Maloletka e Vasilisa Stepanenko di Associated Press. Molti i riconoscimenti per lo schermo. Il Premio per il Giornalismo Televisivo andrà a Monica Maggioni. Ad Amadeus quello per la Televisione, per il successo della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo. Per la Fiction a Blanca, con Maria Chiara Giannetta, per la regia di Jan Maria Michelini. Premio Cinema per I Fratelli De Filippo, film diretto da Sergio Rubini. Per la Radio a Un giorno da pecora, con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Premio Speciale a Michele Guardì. E come Giornalista Scrittore a Virman Cusenza, con Giocatori d'azzardo. Storia di Enzo Paroli, l'antifascista che salvò il giornalista di Mussolini (Mondadori).

I PREMIATI
Premiate le firme di più testate. A Camilla Mozzetti, giornalista de Il Messaggero, il premio Under 40. Poi, Monica Guerzoni per la Carta Stampata, Angelo Panebianco per il Giornalismo Politico, Maria Corbi e Francesca Sforza per quello Periodico. E Alberto Orioli come Giornalista economico, Ileana Sciarra come Miglior Cronista, Marco Pratellesi per il Giornalismo Digitale, Pier Bergonzi per quello sportivo. Premio alla Carriera per David Robert Gilmour, editorialista del britannico The Spectator. Come da tradizione, la Fondazione assegnerà una Borsa di studio al primo classificato della Scuola Superiore di Giornalismo dell'ateneo Luiss, Francesco Di Blasi.


IL FOCUS
Nella serata, anche momenti di intrattenimento. «Ci saranno Francesco Gabbani e Tosca - ha annunciato Coletta - nonché i gemelli violinisti affermatisi con il lockdown e Sergio Bernal Alonso». Così il Premio debutta a Roma in un clima di festa. Spera «possa diventare un appuntamento stabile», l'assessore capitolino a Grandi Eventi, Turismo, Sport, Moda, Alessandro Onorato. La cerimonia sarà preceduta, alle 11, dal focus Con le donne verso il futuro dell'Italia, ai Musei Capitolini, con Agnese Pini, Alessandra Baronciani, Stefania Brancaccio, Anna Loretoni, Gigi Marzullo. Modera Lina Palmerini. «Guardiamo sempre al valore delle donne - ha ribadito Simona Agnes - e al contrasto alla discriminazione di genere». Perché c'è un'Italia da raccontare ma, per taluni aspetti, da ripensare.

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