La paura, la corsa in ambulanza, le cure e ora la riabilitazione. Mauro Coruzzi, in arte Platinette, racconta in prima persona alla Gazzetta di Parma i momenti terribili dell'attacco ischemico e il cammino in corso per ritornare alla normalità. Coruzzi, originario di Langhirano, racconta come, al momento del malore, si sia sentito come «bloccato in un fermo immagine, paralizzato dall'incapacità e dalla sorpresa di non riuscire ad avere reazione alcuna».
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Il malore
Ringrazia Andrea, il suo fisioterapista, che si accorge immediatamente di quanto sta succedendo e chiama il 118 e poi descrive le prime notti in ospedale dove «dormire sarà un lusso o uno stato che mi resterà estraneo, non voglio perdermi nemmeno un istante del vivere».
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