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E a Vogue l'attrice rivela: "Non vivo altro che per la fondazione".
I lavori per costruire la scuola nel Mustang in Nepal sono avanzati fortemente, lavori complicati dal terremoto del 2015: "Siamo stati fortunati - ha spiegato l'attrice - eravamo preparati perché la nostra struttura è stata costruita per poter affrontare un giorno un terremoto. L'edificio della scuola è rimasto in piedi. Il Mustang, dove si trova la nostra scuola, è tra Tibet e Nepal, quindi la catena dell'Himalaya ci ha in qualche modo protetto". Nelle settimane dopo il sisma l'onlus ha preparato gli aiuti poi trasportati nelle zone all'epoca ancora non raggiunte dai soccorsi. Già prima del terremoto c'erano dei villaggi poco raggiungibili e la situazione si era aggravata ancora.
L'attrice era in Nepal fino alla settimana prima del terremoto: "Sono tornata poco prima del terremoto - aveva detto in quei giorni - Dovevo tornare a metà giugno ma ora servo più qua. Uno dei problema fondamentali è quello della logistica. L'aeroporto di Katmandu è bloccato, c'è caos e quindi arrivare da soli, senza organizzazione locale non aiuta, meglio organizzare le cose al meglio da qui ed è quello che sto facendo dal giorno del terremoto".