Domenica In, Pierluigi Diaco si racconta tra lavoro e vita privata: «Mio marito? La persona migliore che conosca»

Domenica in, Pierluigi Diaco si racconta tra vita e matrimonio: «Alessio? La persona migliore che conosca»
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Domenica 10 Gennaio 2021, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 22:08

«Mara, non potendo abbracciarti, ti porto una rosa», esordisce così Pierluigi Diaco, ospite di Mara Venier a Domenica In. Ottimo feeling tra la conduttrice e il suo ospite, che si è subito trovato a suo agio anche per via della profonda amicizia che unisce i due da anni. Nonostante il Covid, che ha costretto Diaco a vedere molto di meno le persone che ama, i due sono apparsi subito di buonumore: «È da quel pranzo che abbiamo fatto a ottobre, che non ci vediamo», sottolinea Diaco con un filo di malinconia. «Per quelli come noi, che fanno questo mestiere, è un privilegio ma anche una bella responsabilità poter lavorare in questo periodo», ha dichiarato. Poi, quando Mara Venier gli ha chiesto come ha vissuto la pandemia e se si vaccinerà, Diaco ha risposto: «Si, mi vaccinerò e mi dispiace molto che ci siano persone contrarie».

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La vita

Intervista aperta per il conduttore di Ti sento, su Rai 2, che si è messo a nudo su alcuni particolari della sua infanzia e dell'adolescenza: della sua passione per la professione di conduttore sin da quando era ragazzino.

Una passione che ha quasi colmato la mancanza di un rapporto col padre: «Alessandro Curzi per me è stato l'incontro più importante: avevo 13-14 anni e cercavo una figura paterna che non avevo. La sera guardavo sempre i suoi editoriali sul Tg 3, e volevo fare questo mestiere. Allora lo invitai a un'assemblea d'istituto. Lui se n'è andato qualche anno fa e mi manca tantissimo». Poi Diaco ha parlato della sua famiglia, di quel padre di cui ha visto solo una foto in tutta la sua vita: «Ricordo solo un profumo: l'odore del suo dopobarba. Poi mi ha regalato una canzone, in un certo senso: mi sono appassionato alla radio, lavoravo in Radio Rai, anni fa. Trovai in un cassetto un suo 45 giri di Sergio Endrigo: avevo 18 anni e lo chiamai (Sergio Endrigo). Mio padre mi ha regalato questo, oltre alla sua assenza, perché anche l'assenza a volte è importante. Come la presenza».

La famiglia

Riservato e sensibile, il giornalista poi ha rivelato di aver rinunciato - da luglio - a stare sui social, dicendo che «l'idea che io mi debba esibirmi continuamente per poter apparire, non mi appartiene. È adatto di più ai giovani». Poi, con Mara Venier, Diaco ha parlato della sua volontà di mettere su famiglia: un desiderio che ha realizzato con Alessio Orsingher, giornalista de La 7. Un aspetto, quello della sua omosessualità, con cui ha fatto i conti da tempo e che - a volte - lo ha fatto soffrire per come è stato gestito dai media: «c'è stato un momento in cui ai giornalisti interessava solo quella parte di me», ha confessato il giornalista. Che oggi è felicemente sposato, e quando la conduttrice di Rai Uno le ha chiesto come mai si sia deciso al grande passo, Diaco ha risposto: «Perché Alessio è la persone migliore che abbia mai conosciuto. Complice, amico, amante, mi critica tantissimo: io sono un po' cazzaro, ma sono quello più serioso, lui è quello che ride di più». Poi ha concluso, commosso: «Alessio ho capito che lui era la persona giusta con cui costruire una vita, fatta di stima e affetto reciproco».

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