Luciano Pavarotti, inaufurata la sua stella sulla Walk of Fame di Los Angeles

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Giovedì 25 Agosto 2022, 11:16

Una nuova stella brilla sul marciapiede dell'Hollywood Boulevard: Luciano Pavarotti è stato onorato oggi sulla iconica Walk of Fame nel corso di una cerimonia in cui la figlia Cristina, a nome di tutte le eredi, e James Conlon, il direttore dell'Opera di Los Angeles, hanno reso omaggio al leggendario tenore italiano. La dedica della stella n. 2730, tradizionalmente attribuita dalla Camera di Commercio di Hollywood e posizionata accanto a quelle di Sydney Poitier, Stan Lee, Ennio Morricone e Lina Wertmuller, precede di pochi giorni il 25esimo anniversario della scomparsa del mito della lirica mondiale. «Se penso a mio padre, alle strade che ha aperto e alle tante emozioni date e ricevute, provo un senso di vertigine», ha detto Cristina anche a nome delle sorelle Lorenza, Giuliana e Alice, di Nicoletta Mantovani e della figlia Caterina, ricordando Luciano dopo le recite, quando «felice, ma stanco ed affamato, a volte con ancora il costume di scene indosso, restava a firmare autografi per ore, per non scontentare neanche un ammiratore». Cristina Pavarotti ha evocato i momenti difficili ma ugualmente esemplari di oltre quattro decenni: «In camerino, circondato da pastiglie per la gola e umidificatori, completamente afono.

Lo vedo fare no con la testa al direttore del teatro che voleva annunciare l'indisposizione. Perché, come gli avevo già sentito dire, si canta o non si canta, non ci sono scuse.

Cantò poi come un funambolo sul filo, meravigliosamente». Conlon ha ricordato un artista che si assumeva rischi in un'epoca in cui non si usava: come quando nel 1990 cantò «Nessun Dorma» per la World Cup e quel brano divenne il suo cavallo di battaglia. La stella di Hollywood è un'ulteriore convalida dell'importanza della lirica italiana, candidata per entrare nel 2023 nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. La cerimonia è stata accompagnata a Los Angeles dalla proiezione, a cura della casa di produzione italiana Albedo Production di Cinzia Salvioli, di due testimonianze audiovisive italiane mai trasmesse negli Usa. La prima, conservata negli archivi di Rai Teche e restaurata dalla Fondazione Cineteca di Bologna, è il Requiem di Giuseppe Verdi, con l'Orchestra Sinfonica di Roma della Rai e i Cori di Milano e Roma della Rai diretti da Claudio Abbado nella Basilica di Santa Maria Sopra Minerva a Roma nel 1970. La seconda è una selezione di brani tratti dall'ultimo di tre recital che Pavarotti, accompagnato al pianoforte da Leone Magiera, tenne alla Scala nel 1983. «Sigla» delle celebrazioni sarà il cortometraggio inedito «Luciano Pavarotti, la Stella» realizzato dal pittore, illustratore, regista e artista Gianluigi Toccafondo sulla forza espressiva del tenore e l'impegno dedicato ai giovani cantanti. Domani verrà poi inaugurato al Grammy Museum uno spazio dedicato al Maestro che di premi per la musica ne aveva vinti cinque più uno «alla leggenda»: ci sarà lo spartito del suo primo Requiem quando nel 1967 alla Scala lo diresse Herbert von Karajan e su cui poi Luciano raccolse le dediche di molti dei grandi direttori con cui l'ha poi interpretato nel corso di trent'anni.

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