"Parlare in corsivo": che vuol dire se i vostri figli usano questo linguaggio (e perché lo fanno)

Ecco l'ultima moda dei giovani diventata virale su TikTok: un linguaggio di abbreviazioni e vocali chiuse che prende in giro la cadenza milanese.

"Parlare in corsivo": che vuol dire se i vostri figli usano questo linguaggio (e perché lo fanno)
di Veronica Cursi
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Venerdì 17 Giugno 2022, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 10:43

«Ceh amio tuttoe beene?». «Amio, da quanto tempoe!». Se ultimamente sentite parlare i vostri figli così, con questa specie di cantilena in cui vengono storpiate le parole, tranquilli, non serve il logopedista: stanno solo parlando in corsivo. Avete capito bene. In adolescenza già parlano poco e, se parlano, utilizzano termini che stentiamo a capire come questa ultima (discutibile) moda diventata virale su TikTok che prende in giro la cadenza milanese. Un linguaggio infarcito di abbreviazioni, vocali chiuse e sillabe strascicate che ha cominciato a diffondersi in centinaia di video parodia che ironizzavano sullo stile di vita fighetto di alcune influencer.

Lorenzo Fragola e l'attacco di panico, il web lo accusa: «Tutta pubblicità». Lui replica: «Per fortuna i vostri figli sono meglio di voi»

I tutorial sul web

Capofila la tiktoker Giulia Caselli che non è affatto milanese, ma marchigiana: in poco tempo ha cominciato a spopolare in tutta Italia. Come si parla in corsivo? La base di tutto è amío, una parola inventata dalla generazione Z per dire amo, amore. Sui social più frequentati dai ragazzi ci sono veri e propri tutorial che spiegano (come se ce ne fosse bisogno) non solo come si parla ma anche come si scrive il corsivo, vedi le lezioni di Elisa Esposito.

E mentre a scuola si dibatte sull'utilità o meno del corsivo scritto, oggi l'hashtag #corsivo su TikTok conta 14 milioni di views. Amio, vorrete mica restare indietro?

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