OnlyFans, due modelle del Myanmar postano foto e video hard: arrestate, rischiano 15 anni di carcere

Nang Mwe San, a sinistra, e Thinzar Wint Kyaw: le due modelle arrestate
di Simona Antonucci
4 Minuti di Lettura
Sabato 6 Agosto 2022, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 20:09

Due importanti modelle del Myanmar (Birmania) sono state arrestate con l’accusa di oltraggio “alla cultura e alla dignità” per aver pubblicato clip sessualmente espliciti online e sulla piattaforma di video-hosting intimo OnlyFans. La Giunta militare birmana lo ha messo nero su bianco in un comunicato: Nang Mwe San avrebbe “messo a disposizione foto e video pornografici a pagamento che potrebbero danneggiare la cultura e la dignità del Myanmar”. Mentre, viene spiegato nello stesso comunicato, Thinzar Wint Kyaw, anche lei top model e attrice con oltre 1,5 milioni di follower su Instagram, avrebbe pubblicato video simili sul sito di creatori di contenuti Exantria. Lo hanno fatto, concludono, “senza il pudore che dovrebbe essere mantenuto dalle donne del Myanmar”. Le due modelle dovranno affrontare le accuse previste dalla legge sulle transazioni elettroniche, che prevede una pena massima di quindici anni.

Aung San Suu Kyi

Da quando ha preso il potere l’anno scorso, la nuova Giunta ha ripetutamente affermato che la cultura tradizionale del Paese, profondamente buddista, venne attaccata durante il governo democratico di Aung San Suu Kyi (insignita del Premio Nobel per la pace nel 1991, attiva per molti anni nella difesa dei diritti umani, rimasta in carica fino al colpo di Stato militare del primo febbraio 2021, che ne ha provocato la destituzione e l’arresto).

E quindi, ora, chiunque pubblichi foto a contenuto sessuale e pornografico su siti web simili e “danneggi il pudore e la vergogna delle donne del Myanmar” verrà scoperto e saranno prese misure efficaci contro chi infrange le regole”, si legge ancora nella dichiarazione.

A Nang Mwe San, che si è formata come medico, il Consiglio medico del Myanmar ha revocato la licenza medica nel 2019 dopo aver dichiarato che il suo abbigliamento in un post sui social media andava contro “la cultura e la tradizione del Myanmar”. Thinzar Wint Kyaw è stata invece trattenuta dai militari il mese scorso dopo essersi recata in una zona controllata dai ribelli etnici. Entrambe non sono state più attive su Instagram nelle ultime settimane.

Il comandante in capo delle Forze armate del Myanmar dal 2011

Il Paese è in subbuglio dal colpo di Stato dello scorso anno, con scontri in tutta la nazione ed economia a pezzi. La Giunta, che ha appena annunciato che prolungherà di sei mesi lo stato di emergenza nel Paese in quanto è necessario del tempo per preparare nuove elezioni e lavorare per riportare il paese sulla strada di un “sistema democratico e multipartitico”, ha messo un freno alle libertà di stampa, arrestando giornalisti e fotografi e revocando le licenze radiotelevisive, mentre il Paese sprofonda nel caos. Ottenuta l’approvazione all’unanimità del Consiglio nazionale di Difesa e sicurezza dell’esercito, è stato il generale Min Aung Hlaing, comandante in capo delle Forze armate del Myanmar dal 2011, ad estendere lo stato di emergenza.

Il Consiglio di Amministrazione dello Stato

Il SAC (Consiglio di Amministrazione dello Stato), che è la giunta militare al potere, aveva dichiarato lo stato di emergenza a seguito della presa di potere con un colpo di Stato nel febbraio 2021, il quale ha deposto il governo democraticamente eletto di Aung San Suu Kyi. Il partito della Lega nazionale per la democrazia di Suu Kyi aveva vinto con una valanga di voti, mentre il partito sostenuto dai militari ottenne scarsi risultati. Sussistono quindi dubbi sul fatto che le prossime elezioni saranno libere ed eque, perché la maggior parte dei leader del partito di Suu Kyi è stata imprigionata e la stessa formazione politica è a rischio di scioglimento da parte dei tribunali militari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA