Nina Zilli ai negazionisti: «Ma quale influenza? A me esplodeva la testa, state a casa»

Nina Zilli ai negazionisti: «Ma quale influenza? A me esplodeva la testa, state a casa»
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Sabato 14 Novembre 2020, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 11:57

«Adesso vi racconto un po' il Covid». Nina Zilli si è rivolta direttamente ai suoi followers attraverso una serie di storie su Instagram per comunicare una bella notizia e testimoniare quanto l'infezione da coronavirus non sia una semplice influenza.

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La bella notizia è che, dopo tre settimane, la cantante è risultata negativa al Covid. Ma non per questo i sintomi sono svaniti e, anzi, ancora si porta dietro dei pesanti straschichi

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«Tutto è iniziato come una piccola (diciamo media) influenza - spiega mentre indossa un cuscinetto con noccioli di ciliegia per alleviare il dolore da otite -  febbre e mal di ossa per tre giorni.

Poi sintomi molto particolari: ti si tappa completamente il naso ma non c'è raffreddore, una sinusite incredibile. Vanno via i sapori e gli odori, se sei fortunato minimo per una settimana. Poi c'è la tosse, che all'inizio è secca. Dopodiché diventa grassa, insieme al naso tappato. Il catarro dopo due settimane inizia a diminuire ma ci sono tutta una serie di sintomi che si presentano prima di diventare negativa. C'è un'astenia a livelli assurdi, non hai la febbre ma la testa esplode, ti senti dei martelli pneumatici nella testa».

Ovviamente, quella che Nina Zilli racconta è la sua personale esperienza della malattia, sottolineando che non in tutti i soggetti contagiati i sintomi si presentano nello stesso modo e con la stessa intensità. «Ci prende nei punti in cui siamo più deboli, io sono una cantante quindi l'apparato respiratorio è molto delicato». Nel suo caso, i sintomi sono stati molti e persistono anche dopo la negativizzazione: «Congiuntivite, mal di testa a grappolo che sono sfociati in un'otite, che è molto forte e rischia di diventare encefalite».

La cantante, che annuncia poi di essere tornata negativa al virus, ha concluso: «Dalla mia esperienza ho imparato questo: non è assolutamente come un'influenza, è un'infiammazione che va a 360° nel nostro corpo. Ma ognuno di noi lo prende in modo diverso. Il mio consiglio è stare a casa e evitare di prenderlo. Spero che le mie parole vi possano servire, anche ai negazionisti».

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