"Chiusi per recita scolastica", il cartello sulla vetrina della libreria a Napoli. I negozianti «Non rinunciate mai a questi momenti per lavoro»

La foto del messaggio, postata sui social, ha superato i 150 mila like, inondata di commenti di stima

Napoli, negozianti chiudono l'attività per la recita dei figli: «Questi giorni non torneranno. Non rinunciateci per lavoro»
di Valentina Panetta
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 17:54

«Chiusi per recita scolastica... Questi giorni non torneranno e noi non possiamo perderli». E' questo il messaggio che i clienti della libreria Ubik Vico Equense a Napoli si sono trovati di fronte lo scorso 16 dicembre. Giovanna e Raffaele Starace, proprietari dell'attività e genitori di due bimbi di 7 e 10 anni non hanno avuto esitazioni nel «rinunciare a parte degli incassi del Natale» per mettere al primo posto la loro famiglia. «La recita a scuola era un'occasione troppo importante per essere sovrastata dagli impegni di lavoro. - raccontano - Per entrambi era essenziale esserci».

Chiusi per recita scolastica: «Non avremmo mai rinunciato»

«Sia io che mio marito avremmo lavorato.

Sarebbero potuti andare i nonni, ma non sarebbe stata la stessa cosa. Abbiamo anche pensato di tirare a sorte ma non ci piaceva l'idea che ad andare fosse solo la mamma e non il papà», racconta Giovanna, 39 anni.  «Avevamo tenuto chiuso il negozio per occasioni come questa già due anni fa prima del Covid e quando c'è stata comunicata la data della recita, ci siamo riproposti di farlo anche quest'anno».

«Mai perdere le occasioni importanti per stare insieme»

Un messaggio, quello affisso da Giovanna e Raffaele, diretto prima che ai clienti della libreria, soprattutto ai loro due figli. «Volevamo fargli arrivare il concetto che, anche se a volte non possiamo stare insieme, le occasioni importanti per farlo non possono essere perse». 

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Il post virale

La foto del cartello, postata dalla stessa libreria sui social, ha superato i 150 mila like, inondata di commenti di stima ed «encomio». «Non ci aspettavamo tutta questa eco- affermano -  ma ne siamo felici, il nostro è un messaggio rivolto anche a tutte le mamme e i papà a cui diciamo: non perdete momenti come questi».

Pieno anche il sostegno ricevuto dai clienti, ma non sono mancate le polemiche. «Abbiamo ricevuto anche molti messaggi di lavoratori dipendenti che ci dicevano quanto sia impossibile per loro permettersi queste libertà. Anche io ero una dipendente, ma poi ho deciso che mai più avrei perso una recita dei miei figli».


«Come hanno reagito i piccoli alla notizia che saremmo andati? Erano felicissimi. Le ho detto: mamma e papà verrano a fare il tifo per voi. Mio figlio dopo averci trovato tra il pubblico, ci guardava e i suoi occhi dicevano: vi stavo aspettando».

 

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