Morto il fotografo Giovanni Gastel: era ricoverato per Covid in condizioni gravissime

Morto il fotografo Giovanni Gastel: era ricoverato per Covid in condizioni gravissime
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Sabato 13 Marzo 2021, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 00:50

Era ricoverato in condizioni gravissime, ed è morto poco fa il fotografo Giovanni Gastel. Aveva 65 anni, era ricoverato per Covid all'ospedale allestito alla fiera di Milano. La notizia del decesso è stata diramata dal suo ufficio stampa.

Figlio di Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, nipote di Luchino Visconti, Gastel si è affermato come fotografo di moda, per poi occuparsi anche di progetti con fini artistici e di ritratti. Fra le personalità che ha immortalato Barack Obama, Maradona e Fiorello, da Pino Daniele a Johnny Depp. Solo pochi mesi fa era stata allestita un'esposizione dei suoi ritratti al Maxxi di Roma dal titolo "The people I like". Una bellissima mostra, l'ultima al Maxxi prima che scoppiasse la pandemia con una selezione di 200 ritratti che ritraggono volti di persone del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo e della politica che lo stesso Gastel ha incontrato durante i suoi 40 anni di carriera. Alcuni dei ritratti degni di nota includono Barack Obama, Ettore Sottsass, Roberto Bolle e Marco Pannella

Sue le immagini della campagna pubblicitaria di Chiara Boni con Malika Ayane a cui ha dedicato un post su Facebook la scorsa settimana. 

 

Il cordoglio del ministro della cultura Dario Franceschini

«Il Covid ci ha strappato anche Giovanni Gastel.

La fotografia italiana perde un grande protagonista amato e stimato in tutto il modo. Un artista originale, garbato e dal profondo senso estetico che con i suoi scatti ha saputo ritrarre e cogliere l’intimità dei grandi personaggi della moda e della cultura internazionale. Solo qualche mese fa ho avuto l’onore di visitare insieme a lui la sua ultima bellissima mostra al MAXXI che ha documentato una parte importante del suo lavoro d’artista in oltre quarant’anni di attività. Ci mancheranno la sua arte e la sua intelligenza»

Carriera

Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955 da Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, ultimo di sette figli. Sul suo sito si legge che la sua carriera di fotografo inizia in un seminterrato a Milano verso la fine degli anni ’70, dove Gastel, giovanissimo, trascorre i suoi lunghi anni di apprendistato scattando foto ed imparando le tecniche base di un mestiere che l’avrebbe poi portato al successo. Tra il ’75-‘76 lavora per la prestigiosa casa d’aste londinese Christie’s, mettendo in pratica ciò che aveva appreso. La svolta della sua carriera arriva nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda: dopo la pubblicazione della sua prima natura morta sulla rivista italiana “Annabella”, nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e, poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini -Direttore di Edimoda- e Gisella Borioli, con Mondo Uomo e Donna.

Tra gli anni ’80 e i ’90, la carriera di Gastel nel mondo della moda esplode parallelamente al boom del “Made in Italy”. In quegli anni, Gastel sviluppa campagne pubblicitarie per le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo e molte altre. Il successo nel suo paese lo porta anche a Parigi -dove negli anni ’90 lavora per marchi come Dior, Nina Ricci, Guerlain- nonché nel Regno Unito e in Spagna.

Da Vasco Rossi a Monica Bellucci, i "ritratti dell'anima" di Giovanni Gastel in mostra al Maxxi

Sebbene la sua carriera inizia nel mondo della moda, Gastel (fotografo e, al contempo, anche poeta) capisce rapidamente che il suo impulso d’espressione necessita anche di progetti con fini prettamente artistici. La consacrazione artistica non tarda ad arrivare e, nel 1997, la Triennale di Milano gli dedica una personale curata dal grande critico d’arte, Germano Celant. La mostra lancia Gastel ai vertici dell’élite fotografica mondiale e il suo successo professionale si consolida così tanto che il suo nome che compare su riviste specializzate accanto a quello di mostri sacri della fotografia Italiana come Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna e di leggende internazionali come Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller.

Il successo professionale apre le porte ad un altro lato del repertorio fotografico di Gastel che fino alla fine degli anni 2000 era rimasto inesplorato: il Ritratto. Negli ultimi anni, Gastel si scopre appassionato di questo ramo della fotografia e, come sempre ha fatto nella sua carriera, vi si immerge totalmente. Giovanni Gastel faceva parte del Consiglio di Amministrazione del Museo di Fotografia Contemporanea -partner istituzionale della Triennale di Milano- e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione IEO-CCM.

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