Muore di Covid in ospedale a Roseto degli Abruzzi: la moglie Antina, positiva, si lascia morire

Dino stroncato dal Covid in ospedale: la moglie, positiva, si lascia morire
di Tito Di Persio
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Martedì 23 Marzo 2021, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 12:06

 Se ne sono andati insieme. Così come avevano vissuto. Un destino tragico e commovente quello dei coniugi Di Stefano di Roseto degli Abruzzi, uccisi dal Covid-19. Lui, Dino Di Stefano, 86 anni, è spirato nel reparto Covid dell’ospedale di Giulianova. Per giorni la moglie aveva rifiutato acqua e cibo e nello stesso ospedale, è deceduta anche la moglie, Antina Di Battista, 90 anni, compiuti il 12 marzo, giorno del suo ricovero. «Dino la chiamava “i miei occhi” e ha chiamato la moglie fino all’ultimo giorno», dice il nipote. Lo zio a causa di una retinite era non vedente e la moglie lo guidava mano nella mano per tutta la giornata.

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«Si tenevano per mano anche quando non era necessario: durante il pranzo e la cena - prosegue nel racconto - Non sappiamo come si siano contagiati, sono risultati positivi alla fine di febbraio». Le condizioni di salute di Dino sono precipitate il 2 marzo ed è stato ricoverato d’urgenza in ospedale con l’ambulanza. Quattro giorni dopo è morto.

Mentre Antina era asintomatica, ma dal giorno del ricovero del marito disse i familiari di non voler più mangiare e bere perché non poteva vivere senza il suo Dino. «Noi non gli abbiamo detto della morte del marito», confessa il nipote.

Dopo 10 giorni di rifiuto di ogni alimento, anche se tutti i giorni i familiari erano sotto la finestra per cercare di farla desistere, sono stati costretti a farla ricoverare. «Nemmeno medici e infermieri sono riusciti a convincerla. Ha portato avanti la sua decisione con determinazione fino la morte», dice commosso il nipote.

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Dino era originario di Castelli e Antina di Colledara. I due si erano conosciuti a una festa ed era scattato il colpo di fulmine, un amore longevo che li ha portati lo scorso anno a festeggiare 60 anni di matrimonio. La coppia si era trasferita nella zona sud di Roseto (nei pressi di pizza Ungheria) una quarantina di anni fa, perché ad entrambi piaceva fare lunghe passeggiate sulla spiaggia all’alba e ascoltare il rumore del mare. In città la coppia era benvoluta da tutti. «Erano persone meravigliose, – dicono i vicini di casa – davvero non meritavano di essere uccisi entrambi da questo subdolo virus». I funerali di Antina si terranno questa mattina alle 10.30 alla parrocchia del Sacro Cuore a Roseto. Riposerà accanto al marito. 

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