Paul McCartney ha ripagato dopo trent'anni una coperta sottratta a una fattoria prima di diventare famoso il cantante più ricco del mondo con un patrimonio valutato in 1,2 miliardi di dollari, salda i debiti di gioventù, ma senza interessi. Parliamo di Paul McCartney, uno dei musicisti più famosi (e più ricchi) del mondo, oggi settantottenne e ancora di successo come cantante, musicista, autore, produttore e da qualche anno anche come scrittore per bambini, per trent'anni ha avuto un piccolo scheletro nell'armadio rivelato indirettamente ieri dal sito inglese di memorabilia tracks.co.uk che ha messo all'asta per 3.000 sterline una sua lettera del 1989, con la quale saldava un debito del 1959. Quando aveva 16 anni infatti, in una vacanza in una fattoria del Galles insieme all'altro componente dei Beatles, George Harrison, portò via una coperta alla famiglia che lo ospitava.
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LA VACANZA
Partendo dalla sua lettera manoscritta del 1989 numerose testate inglesi ieri hanno ricostruito la storia di quel piccolo furto giovanile. Tutto incomincia nel 1958 quando McCartney ed Harrison, teenagers amici a Liverpool, decidono di trascorrere una settimana in campeggio ad Harlech, nel nord del Galle. Arrivati nella località balneare bussarono al cancello della fattoria della famiglia Brierley chiedendo di poter montare la tenda sul loro terreno. I Brierley acconsentirono ma proprio la prima notte, scoppiò un temporale e i due futuri componenti dei Beatles smontarono la tenda e si rifugiarono nell'edificio dei fattori.
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LA LETTERA
Irene Brierley però non dimenticò quell'episodio e trent'anni dopo, quando il gruppo ormai si era sciolto, scrisse a McCartney per ricordargli, seppur con affetto, di quella coperta sottratta alla sua fattoria e del debito che aveva nei confronti della sua famiglia. E McCartney, sebbene non fosse stato nominato ancora sir dalla Regina Elisabetta II (che lo farà nel 1997) si comportò da vero cavaliere e in una lettera rimasta segreta fino a ieri, ammise e pagò. Nella missiva McCartney scrive: «Ricordo bene quanto ci siamo divertiti ad Harlech e spero che l'assegno allegato risolva le nostre divergenze economiche», aggiungendo poi «mi è dispiaciuto molto sentire di tuo marito, era un uomo molto gentile. Ti prego di portare i miei saluti ai tuoi ragazzi». La cifra restituita in verità non è particolarmente generosa: un assegno da 30 sterline, e neppure un cent di interesse. Per fortuna però la lettera di ringraziamento che accompagnava l'assegno oggi vale 3.000 sterline, e i Brierley ne ricaveranno un risarcimento ben più consistente.
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