Mauro Marin e Marco Pavanello aggrediti, la titolare dei Do Mori: «Erano fuori controllo, volevano passare con l'auto a tutti i costi e hanno urtato il cameriere»

Disavventura in un bar a Dolo per l'ex tronista di Uomini e Donne e l'ex vincitore del Grande Fratello

Mauro Marin e Marco Pavanello aggrediti, la titolare dei Do Mori: «Erano fuori controllo, volevano passare con l'auto a tutti i costi e hanno urtato il cameriere»
di Lino Perini
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Martedì 13 Settembre 2022, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 11:52

DOLO - Serata movimentata sabato sera davanti al noto ristorante Do Mori di via Garibaldi intorno alle 23 quando si è verificato un increscioso episodio che ha visto coinvolti due noti personaggi del mondo della televisione come Marco Pavanello, 40 anni di Castelfranco Veneto, ex tronista di Uomini e Donne e l'amico Mauro Marin, 42 anni, vincitore del Grande Fratello 10, anche lui di Castelfranco.

La direzione

Al ritorno da una serata a Campolongo Maggiore l'auto dei due, con al volante Mauro Marin, si è diretta verso Dolo e, presumibilmente, per evitare l'attraversamento del centro del paese, si è immessa lungo via Garibaldi che, però, in un tratto e solo nel periodo estivo è chiusa al traffico veicolare dal pomeriggio del sabato fino alla domenica sera, e lungo la quale i locali di ristorazione utilizzano la sede stradale quale plateatico. I due, però, incuranti del divieto di transito, hanno spostato una transenna mobile disposta come segnalazione di divieto e hanno proseguito. A questo punto è successo che sono stati fermati, come ci spiega E.F., la titolare del ristorante dove si è verificato l'episodio.

«Un nostro cameriere vedendo arrivare l'auto si è preoccupato di segnalare il divieto intimando con le mani alla vettura di tornare indietro anche perché c'erano dei bambini che mangiavano con i familiari e, vista l'area pedonale, erano liberi di muoversi. I due, però, in modo alterato e con tono altezzoso non volevano saperne di tornare indietro perché volevano proseguire lungo lo spazio libero che è necessario lasciare a disposizione per il transito delle ambulanze e hanno accelerato per proseguire la corsa finendo anche per urtare il cameriere che col corpo cercava di ostacolare l'auto nell'intento di fermarla per non proseguire. Non so se nell'urto si sia rotto un fanalino dell'auto ma di certo so che questo ha determinato un certo trambusto perché il mio dipendente è finito sul cofano della vettura e questo ha fatto si che aumentasse la tensione che si era creata fra lui e i due occupanti dell'auto. Anche gli avventori che erano all'interno del locale sono accorsi perché si era intuito che stava accadendo qualcosa di pericoloso. Rendendomi conto che la situazione stava diventando rischiosa ho chiamato i carabinieri mentre i presenti erano tutti preoccupati, vi era palpabile la sensazione che il tutto potesse degenerare. Fortunatamente con l'arrivo dei carabinieri, un po' alla volta tutto è tornato nella normalità. I carabinieri hanno raccolto le dichiarazioni dei presenti prima di congedare le persone. Non posso nascondere che eravamo molto spaventati anche perché, pensando al fatto che ci si avvicinava alla ricorrenza dell'11 settembre, quest'auto che voleva a tutti costi transitare in mezzo alla gente ci ha fatto temere che si potesse trattare di un attentato».

La titolare del locale è apparsa decisamente dispiaciuta dell'increscioso episodio ma ha sottolineato come da parte del suo dipendente non vi sia stata alcuna reazione isterica come hanno fatto trapelare i due personaggi coinvolti che hanno parlato di pugni e calci dati alla loro automobile.

La paura

Anzi, ha ribadito E.F. che il comportamento del cameriere è stato corretto e che ha agito unicamente per salvaguardare l'incolumità dei clienti e che chi era ampiamente fuori controllo erano gli occupanti dell'auto che volevano a tutti i costi attraversare un'area pedonale dove erano sistemati dei tavolini e dove lo spazio è decisamente molto ridotto e consentito solo alle auto di emergenza.

Se avessero proseguito, cosa comunque non possibile, il passaggio avrebbe potuto causare davvero dei pericoli per l'integrità dei presenti che a dispetto dell'ora erano ancora numerosi.

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