Matthew McConaughey tra sesso e semafori: la vita segreta nel libro-biografia Greenlights

Matthew McConaughey tra sesso e semafori: la vita segreta nel libro-biografia Greenlights
di Francesco Musolino
5 Minuti di Lettura
Sabato 7 Novembre 2020, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 10:05

Sei acceso? Questa frase campeggia nella pagina web di Greenlights, il memoir firmato dall'attore e premio Oscar, Matthew McConaughey appena uscito negli Stati Uniti, edito da Crown Publishing Group - che compie cinquantuno anni e si reinventa. O meglio, racconta chi è davvero, coprendo i muscoli e il sorriso da seduttore, sfoderando una way of life per il successo che possiamo riassumere in una massima: «impara ad accettare l'inevitabile».

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Cos'è Greenlights? È la storia di un ragazzino con gli occhi spalancati in una cittadina del Texas da quindicimila abitanti, Uvalde, che ha tenacemente inseguito le luci di Hollywood.

O per dirlo con parole sue: «Sono storie che ho vissuto, lezioni che ho imparato e dimenticato, preghiere, prescrizioni mediche, convinzioni su ciò che conta, alcune splendide fotografie, un sacco di adesivi per paraurti e un viaggio per Marte senza dover diventare astronauti».


Confessioni


Ma occhio ai facili bollini da autogrill perché fra le pagine troverete consigli di vita, narcisismo, autoironia, confessioni di abusi sessuali subiti, poesie inedite e tanti ricordi agrodolci. McConaughey sin da quand'era quindicenne, ha preso nota «dei successi e dei fallimenti, di gioie e dolori, cose che mi hanno fatto meravigliare e cose che mi hanno fatto ridere a crepapelle». Ciò che ne viene fuori in perfetto stile new Hollywood, un po' green e un po' new age, come dimostra il successo imprenditoriale di Gwyneth Paltrow con il suo brand, Goop è una filosofia di vita orientata alla consapevolezza: «Se sai come e quando affrontare le sfide della vita imparando a relativizzare l'inevitabile - puoi goderti una via del successo, ciò che io chiamo prendere i semafori verdi». E via, a tutto gas, «a patto di saper cogliere le opportunità».


Il ritiro


Per scrivere questo libro, l'attore che oggi vive ad Austin, con sua moglie, la stilista brasiliana Camila Alves e i tre figli, Levi, Vida e Livingston - ha rivelato di essere «andato via da solo, nel deserto, per 52 giorni, senza elettricità», portandosi dietro tutti i suoi diari. Il risultato è questo libro, balzato subito in cima alla classifica del New York Times, guadagnando le prime pagine dei tabloid perché per la prima volta, l'attore vincitore di un Oscar con Dallas Buyers Club, ha confessato scottanti segreti.


«Fui ricattato per fare sesso per la prima volta a 15 anni scrive senza mezzi termini - Ero certo che sarei andato all'inferno per questo rapporto prematrimoniale. Oggi spero davvero che non sia così». E ancora, «a 18 anni fui molestato da un uomo mentre avevo perso i sensi nel retro di un furgone», senza aggiungere altri particolari. E in tal senso anche il suo impegno pubblico contro le molestie sessuali assume una luce diversa.


Ma non è finita qui. In Greenlights (a proposito, stasera, in un evento streaming organizzato dal Texas Book Festival, Matthew McConaughey lo presenterà conversando con l'attore Ethan Hawke) confessa anche di aver avuto una visione mistica in cui «galleggiava sul Rio delle Amazzoni circondato dalla vegetazione». E c'è spazio per il racconto oculare di una lite violenta fra i suoi genitori che si concluse con i due «che avevano un amplesso sul pavimento della cucina. Una luce rossa divenne verde. Ecco come comunicavano i miei genitori». E non era certo la prima volta. Del resto, i suoi hanno divorziato due volte e si sono sposati tre volte, in un continuo tira e molla. E infine, ricorda che a 29 anni venne arrestato in Texas perché ballava nudo e suonava il bongo per strada, con l'accusa di possesso di droga e resistenza alla forza pubblica.


Ma se l'elemento amarcord vi farà venir voglia di leggerlo McConaughey è stato legato a molte star, da Sandra Bullock a Penélope Cruz, ma qui glissa elegantemente e non rivela alcunché - ciò che conta davvero è la forza del messaggio che porge ai suoi lettori: «nonostante tutto, non mi sono mai sentito una vittima scrive McConaughey - anzi, ho parecchie prove che il mondo abbia cospirato per rendermi felice. Sappiate che tutti i semafori rossi e gialli, alla fine, diventano verdi».


Le imprese


Sex symbol hollywoodiano, nel 2014 Time lo incluse fra le persone più influenti al mondo ma oltre i pettorali c'è decisamente di più; noi tutti lo abbiamo riscoperto in True Detective e poi diretto da Christopher Nolan in Interstellar e di recente, durante il lockdown, ha intervistato il dr. Anthony Fauci il celebre immunologo in rotta di collisione con Donald Trump - sul proprio account Instagram, sensibilizzando i suoi 4,5 milioni di follower con discorsi motivazionali, tanto che il video in cui esorta a continuare a vivere nonostante la pandemia, ha ottenuto 5 milioni di visualizzazioni.


E allora, cos'è Greenlights? L'autore non lo definisce un memoir ma un libro di approccio, anzi «una lettera d'amore alla vita» e forse non sarà un pezzo unico visto che continua a scrivere, «raccogliendo, in una sorta di diario in movimento, migliaia di note sul mio iPhone». Ma che tenerezza leggere la sua lista di 10 obiettivi, compilata nel 1992, quando aveva tredici anni: «Stai vicino a mamma e famiglia. Vinci un Oscar come miglior attore. Guardati indietro e goditi il panorama. Continua a vivere». Beh, sei decisamente a buon punto, Matt.

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