Martin Scorsese, 77 anni, ha parlato della sua esperienza personale con la pandemia di Covid-19 che ha condizionato pesantemente la sua vita nelle ultime settimane. «Mi sono reso conto che avrei potuto davvero tirare il mio ultimo respiro in quella stanza della mia casa che era stata un rifugio e ora era diventata una specie di fortezza, e stavo iniziando a sentirla come la mia prigione. Mi sono ritrovato solo, nella mia stanza, a vivere da un respiro all'altro»
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L’Asma e la Grazia. La mia nuova intervista a Martin Scorsese per La Civiltà Cattolica su arte e covid19 | FULL TEXT in *italiano* https://t.co/4RimngUhTl e in *inglese* https://t.co/XOUjbvOVXr pic.twitter.com/7vBnuTivk8
— Antonio Spadaro (@antoniospadaro) July 16, 2020
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Durante il lockdown «l'ansia è andata crescendo e con essa la consapevolezza che avrei potuto non uscirne vivo.
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Il direttore Premio Oscar questo si sofferma anche sul sentimento predominante che ha associato le vite di molte persone in tutto il mondo con l'ansia durante l'emergenza sanitaria da coronavirus. «A febbraio, quando mi sono reso conto che tutto si stava fermando e che io e mia moglie avremmo dovuto metterci in quarantena e rimanere a casa per un periodo di tempo indefinito, l'ansia ha fatto la sua apparizione. Una nuova forma di ansia. L'ansia di non sapere nulla. Proprio nulla - spiega Scorsese - Era tutto in sospeso, rinviato a non si sapeva quando, come in un sogno in cui corri a perdifiato, ma non arrivi mai alla meta. In una certa misura, è ancora così. Quando sarebbe finita?» Alla domanda su che cosa abbia imparato da questo tempo di pandemia, Martin Scorsese risponde con una riflessione da offrire ai giovani: «proprio ora vorrei dire loro quanto sono fortunati a essere vivi in un momento così illuminante. Molti di noi pensano che tutto tornerà come prima, ma ovviamente non va mai così: tutto cambia sempre, e proprio questo periodo ce lo ricorda con forza. Può ispirarci a riconoscere la nostra capacità di cambiare in meglio. Di fatto è questo che sta succedendo, al momento, con le proteste di massa in tutto il mondo: i giovani stanno combattendo per migliorare le cose».
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