Mario Brega, una targa a Roma per i 100 anni dell'attore: la scoprirà Carlo Verdone

Sarà proprio il regista, domani alle 16.30 in via Oderisi da Gubbio nel quartiere Marconi dove Brega abitò a scoprire la targa

Mario Brega, una targa a Roma per i 100 anni dell'attore: la scoprirà Carlo Verdone
di Gloria Satta
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Venerdì 24 Marzo 2023, 07:07

Roma rende omaggio a Mario Brega, il grande caratterista lanciato da Carlo Verdone nei suoi film Un sacco bello, Bianco Rosso e Verdone, Borotalco, e scomparso nel 1994. Sarà proprio il regista, domani alle 16.30 in via Oderisi da Gubbio nel quartiere Marconi dove Brega abitò, a scoprire la targa commemorativa dell'attore romano che il 25 marzo avrebbe compiuto 100 anni. Lo ha annunciato il presidente del Municipio XI, Gianluca Lanzi, intervenendo al programma Gli Inascoltabili in onda su radio New Sound Level. Corporatura imponente, aria burbera, occhiali extralarge e implacabile umorismo romano, Mario (all'anagrafe Florestano Brega), era figlio dell'ex falegname ed ex atleta olimpico Primo Brega.

La sua carriera cinematografica è stata intensa: tra il 1954 e il 1991 l'attore girò una settantina di film tra cui La Marcia su Roma di Dino Risi, la Trilogia del Dollaro di Sergio Leone, Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy.

Ma il successo era arrivato grazie a Verdone che negli anni Ottanta gli aveva affidato alcuni personaggi cult dalle battute indimenticabili. Come il padre dell'hippie Ruggero in Un sacco bello: accusato dalla fidanzata del ragazzo di essere «fascio», reagisce alzando entrambi i pugni chiusi ed esclamando «Io mica so' comunista così, io so' comunista così». In Bianco Rosso e Verdone Brega è invece il "Principe", il camionista che pratica un'iniezione alla Sora Lella con «sta mano che può esse fero o può esse piuma». In Borotalco racconta poi di aver «frantumato le mucose» a un rivale durante una rissa. L'attore è stato citato anche dai rapper Piotta (nel brano Supercafone), Noyz Narcos (Non dormire), Frankie hi-nrg mc (Cali di tensione, La morte dei miracoli) mentre il fumettista Zerocalcare ha creato in una sua striscia il "Premio Brega" come parodia del Premio Strega. «Brega», ha raccontato Verdone, «era molto amato dal pubblico perché rappresentava uno di quei romani che non esistono più».

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