Marilena Natale, cronista sotto scorta festeggerà i 50 anni nella casa sequestrata all'ex boss dei casalesi Nicola Schiavone

La giornalista compirà gli anni nella casa dell'uomo che la fece finire sotto protezione

Marilena Natale, cronista sotto scorta festeggerà i 50 anni nella casa sequestrata all'ex boss dei casalesi Nicola Schiavone
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Giovedì 18 Agosto 2022, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 09:01

Marilena Natale, cronista anticamorra del casertano ha deciso di festeggiare i suoi 50 anni in un bene sequestrato al clan dei casalesi. Non un immobile qualunque, precisamente la casa dell'ex super boss, Francesco Schiavone, oggi detenuto in regime di 41 bis e condannato all'ergastolo.

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I 50 anni di Marilena Ntale a casa del boss

A dare il singolare annuncio sul prossimo compleanno è stata la stessa Marilena Natale, che proprio a causa delle minacce di "Sandokan", soprannome di Francesco Schiavone, intercettate dagli inquirenti mentre era in cella al 41bis, era finita sotto scorta nel 2017. Un gesto simbolico che avrà luogo domani 19 agosto a Casal di Principe, epicentro del potere del clan dei casalesi.

Lo stesso paese dove nel 1994 il clan uccise il parroco Don Peppe Diana.

Oggi, l'abitazione sequestrata alla mafia casalese è un centro che ospita bambini autistici. Da anni Marilena Natale grazie all'associazione «La Terra dei Cuori», si impegna nell'aiuto di coloro che soffrono a causa di gravi malattie nei territori della provincia di Caserta. Per il suo compleanno «speciale» non chiede regali per se ma solo «opere di bene per i bambini malati di tumore». L'Iban a cui donare è sulla pagina del sito terradeicuorionlus.it 

«Lotto contro la criminalità organizzata, la corruzione e la collusione della casta politica fin da ragazzina», dice la cronista in una dichiarazione rilasciata ad Articolo 21 «sotto le mie inchieste sono cadute decine di amministrazioni, ogni volta era un colpo al cuore perché la mia terra è stata distrutta, dilaniata e ho giurato a me stessa che non mi sarei mai fermata. Forse non riuscirò a vedere la fine del male, ma almeno ci ho provato. Festeggiare i miei 50 anni sotto casa del boss significa far capire a questa gente che il crimine non paga. Io sono ancora viva malgrado il boss Francesco Schiavone abbia ordinato la mia morte da una cella al 41 bis; un ordine dato a suo figlio, che oggi è libero e vive proprio a via Bologna accanto al bene confiscato dove sorge la forza del silenzio, una scuola per bambini autistici», conclude Marilena Natale.

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