Maria Teresa Reale vince The Voice Senior: «Il mio compagno morto giocando a calcetto, smisi di cantare. Non abbandono i miei allievi di Sora»

«Il successo? Non abbandonerò la mia accademia di canto. I miei allievi sono come figli»

Maria Teresa Reale, vincitrice di The Voice Senior: «Il mio compagno morto giocando a calcetto, smisi di cantare»
di Mattia Marzi
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Domenica 5 Marzo 2023, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 16:17

A Sora, comune di 24.884 abitanti in provincia di Frosinone, noto nel pop italiano per aver dato i natali ad Anna Tatangelo (ma a Sora è nato anche il grande Vittorio De Sica: oggi una targa commemorativa ricorda la sua casa natale, nel centro della cittadina), il giorno della finale di The Voice Senior 3 il sindaco Luca Di Stefano aveva fatto girare per le strade dei camion vela con su stampato il faccione della cantante e le istruzioni per televotarla, aiutandola a vincere la terza edizione del talent show di Rai1 (23,57% di share e 3,6 milioni di spettatori per la finale).

Maria Teresa Reale, 61 anni, ha trionfato con il 34,19% delle preferenze, sbaragliando con la cover di “Oggi sono io” di Alex Britti la concorrenza di Lisa Manosperti (23,07%), del rocker Alex Sure (23,04%) e di Emilio Paolo Piluso (19,70%): «Non mi aspettavo tutto questo clamore. Sabato, quando sono tornata, mi hanno accolto con una grande festa: c’erano gli amici e i conoscenti di una vita.

Ho trovato un’intera città in festa», sorride Maria Teresa.

Già è rientrata da Milano?
«Sì. Lunedì devo andare a via Teulada per la mia prima ospitata in tv, nello studio di ‘Oggi è un altro giorno’ da Serena Bortone. Ho ripreso il treno da Milano il giorno dopo la finale, sabato. Le mie amiche mi sono venute a prendere con la macchina in stazione. Sono ancora frastornata. A casa ho finalmente potuto riaccarezzare i miei 24 gatti. Sa, hanno tutti nomi di grandi compositori o personaggi di opere: Amadeus, Mozart, Chopin, Alfredo e Violetta come i protagonisti della ‘Traviata’  di Giuseppe Verdi… L’unico che ha un nome diverso è Clementino (ride)».

Non l’avrà mica chiamato così in onore del suo coach a The Voice Senior?
«No, macché: lo avevo già prima. Però sento di dover ringraziare Clementino per il percorso che mi ha permesso di fare nel programma: è così come si vede, un grande simpaticone. Con una grande cultura. Sono stati adorabili anche gli altri giudici, Gigi D’Alessio, i Ricchi e Poveri e Loredana Bertè: è stata un’esperienza che porterò sempre nel cuore».

Quanto cambierà la sua vita?
«Spero poco. Anche perché io mi sono iscritta per mettermi in gioco in un momento difficile della mia vita, per uscire da una sorta di letargo».

Racconti.
«Prima dell’ingresso a The Voice Senior avevo smesso di cantare da otto anni. Avevo appeso il microfono al chiodo dopo la morte del mio compagno, Gabriele, con il quale mi ero esibita per quarant’anni. Ci conoscemmo che io avevo 14 anni. Ero una ragazzina. Lui suonava il sax, io cantavo. Ne abbiamo fatta di strada, insieme. La sua morte è stata uno shock».

È stata una scomparsa improvvisa?
«Sì. Un pomeriggio era andato a giocare a calcetto. Mi chiamarono: ‘Corri in ospedale: Gabriele è morto’. Era il 25 aprile 2015. Non mi sono più ripresa».

A The Voice Senior come ci è arrivata?
«Un giorno ero a pranzo con la mia amica Grazia Di Michele, che viene spesso in accademia a fare masterclass agli allievi. In tv passò una replica di The Voice Senior e riconoscemmo Claudia Arvati, una nostra amica in comune, storica corista di Claudio Baglioni e Renato Zero, purtroppo scomparsa a causa di un brutto male lo scorso dicembre. Grazia mi ha detto: ‘Ma perché non provi a partecipare anche tu?’. Doveva essere un gioco: alla fine ho vinto».

Quando ha capito che stava succedendo effettivamente qualcosa, a The Voice Senior?
«Quando mi sono qualificata per la finale. Ma non avevo chissà quali aspettative: credevo che la favorita fosse Lisa Manosperti. Il risultato del televoto, invece, si è rivelato schiacciante. La cover di ‘Oggi sono io’ mi ha aiutata tanto: ho ricevuto messaggi anche dall’Australia, dal Canada».

Le hanno già detto cosa succederà ora?
«Chi vince The Voice Senior ha diritto a firmare un contratto con Universal, tra le più importanti case discografiche italiane, per un singolo. Ancora non mi hanno contattata (ride). Io su una cosa voglio essere chiara».

Quale?
«Non ho alcuna intenzione di abbandonare gli allievi della mia accademia di canto. Sono come figli, per me».

Per la sua accademia è passata anche Anna Tatangelo?
«No. Ma l’ho vista crescere. Di tanto in tanto partecipava alle serate che facevamo nei dintorni di Sora con Gabriele: cantava anche con noi. Si capiva che c’era del talento».

Qual è stato il segreto del suo successo a The Voice Senior?
«Non mi sono svenduta».

Che vuol dire?
«Sono stata fedele a me stessa: reale di nome e di fatto (ride). È quello che consiglio anche ai ragazzi che frequentano la mia accademia: ‘Tenete sempre la testa sulle spalle e i piedi bien piantati a terra. Ed evitate di darvi arie: fare i fenomeni non vi porterà mai da nessuna parte’, gli dico».

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