Maria Antonietta, lettere censurate svelano le frasi d'amore per il conte svedese von Fersen

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di Laura Larcan
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Sabato 2 Ottobre 2021, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 18:21

Amore, amato follemente, mio tenero amico, per la felicità di tutti e tre, non senza di te...Frasi piene di sentimento e passione, rimaste segrete e sconosciute per secoli agli studiosi, scambiate tra Maria Antonietta la tragica epica ultima regina di Francia travolta dalla Rivoluzione e morta decapitata, e il suo presunto amante, il conte svedese Axel von Fersen. Frasi mai lette prima perché “cancellate” sotto pesanti tratti di inchiostro. Oggi, potrebbero sembrare un’opera d’arte di Emilio Isgrò. E invece sono lettere finemente censurate con la penna. “Amour”, “ma tendre amie”, “non pas sans vous”, "pour le bonheur de tous trois", un linguaggio appassionato che un’équipe di ricercatori francesi ha scoperto e indagato nelle frasi censurate di otto delle quindici lettere che Von Fersen e Maria Antonietta, moglie del re Luigi XVI, si scambiarono nell’arco di un anno alla fine del XVIII secolo, dal dicembre 1791 al maggio 1792.

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Maria Antonietta, svelate le lettere censurate

L’indagine si è concentrata sull’inchiostro e sulla grafia. Con risultati sorprendenti: sarebbe stato lo stesso von Fersen a censurare le lettere di Maria Antonietta. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Science Advances. Lo annuncia in un lungo e dettagliato articolo la rivista “Live Science”.

Tutto è partito da un corpus di alcune decine di lettere autografe che il conte svedese aveva salvato, poi rientrate nell’archivio della famiglia Fersen fino a passare negli Archivi francesi. Ed è durante una ricognizione di questi documenti che i ricercatori si sono trovati di fronte alle cancellature/censure: «qualcuno aveva segnato alcune parole e frasi».

Chi? E perchè? Cosa significavano quelle cancellature? Amore, romanticismo, ma anche politica. E molta. «Le lettere sono solo un aspetto di questa relazione e i sentimenti che esprimono nei loro scritti potrebbero essere stati intensificati dalla crisi che li circondava», ha dichiarato uno degli autori principale della ricerca, Anne Michelin, ricercatrice presso il Conservation Research Center in Francia.

La verità dietro l’inchiostro, verrebbe da dire. Di fronte ai loro occhi esperti, comparivano scarabocchi scuri, lettere extra aggiunte, per depistare il lettore. Come racconta Live Science, la svolta è stata l’utilizzo dello scanner a spettroscopia di fluorescenza a raggi X (XRF) con cui sono riusciti a decifrare le parole e a leggere sotto le cancellature. Non solo, ma anche a identificare i metalli dell'inchiostro e la mano autrice dello scarabocchio. È sempre lo stesso inchiostro. Passaggio chiave è stata l’analisi della calligrafia: molte delle lettere che in un primo tempo sembravano autografe di Marie Antoinette, erano in realtà copie delle sue lettere redatte dallo stesso von Fersen.

Motivi politici? «In tempi di crisi, per la loro sicurezza, a volte è necessario che gli autori delle lettere non possano essere identificati», ha dichiarato la Michelin. Come spiega Live Science, alla base dell’indagine c’è il confronto tra la composizione degli inchiostri usati da von Fersen con gli inchiostri di scrittura delle lettere. Perché von Fersen avrebbe scelto di redigere e conservare queste lettere piuttosto che sbarazzarsene. «Forse questa corrispondenza era importante per lui per ragioni sentimentali o per strategie politiche», riflette la Michelin. «Possiamo immaginare che volesse conservare la corrispondenza sulla situazione politica, numerosi passaggi nelle lettere parlano di questo, forse per poterla mostrare a persone provenienti da corti reali straniere per difendere la posizione di Maria Antonietta».

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