Marco Mengoni, età, vita privata e carriera. Il vincitore della serata duetti stasera vuole il bis vincendo il Festival di Sanremo

Il favorito dai bookmaker riuscirà a vincere anche questa sera?

Il favorito dai bookmaker riuscirà a vincere anche questa sera?
5 Minuti di Lettura
Sabato 11 Febbraio 2023, 17:19 - Ultimo aggiornamento: 18:41

Marco Mengoni  è tornato a Sanremo come concorrente dieci anni dopo aver vinto il Festival con il brano "L'essenziale". Il nome della canzone in gara quest'anno è «Due vite». Secondo le quote dei maggiori bookmakers, Marco Mengoni è il favorito per la vittoria finale di Sanremo 2023. Dopo la vittoria di ieri per la serata duetti, la vittoria sembra ormai ad un passo.
 

Sensibile ed eclettico Mengoni oggi in conferenza stamapa si è definito una persona parecchio emotiva. «Scusate, sono molto felice ma anche molto emotivo», ha detto scoppiando in lacrime a poche ore dalla finalissima che lo vede favorito in testa a tutte le classifiche provvisorie. «Sono anche le poche ore di sonno.

Fortunamente è andato tutto molto bene, molto oltre le aspettative», ha dichiarato con la voce rotta dai singhiozzi.

Chi è Marco Mengoni

Marco Mengoni nasce a Ronciglione (Viterbo) il 25 dicembre 1988. La sua carriera musicale comincia nel 2009, con la partecipazione alla terza edizione di X Factor nella squadra di Morgan. Mengoni vince il talent e vola a Sanremo 2010, dove partecipa con il brano "Credimi ancora", classificandosi terzo.

Dopo numerosi successi in ambito internazionale - fra cui il Best European Act agli MTV Europe Music Award, primo italiano a riuscirci - torna a Sanremo nel 2013, vincendo il Festival con il brano "L'essenziale". La carriera di Marco Mengoni è tutto un susseguirsi di successi, sia in ambito di vendite che di premi italiani e internazionali. 

 

 


La vita privata
 

Marco Mengoni ha avuto le idee chiare sin da piccolo, quando all'età di 14 anni si avvicinò al mondo della musica iscrivendosi a un corso di canto. Si tratta solo dell'inizio di una carriera incredibile, dettata da successi dopo successi. Infatti, con alle spalle 7 album e 10 tour, l'artista ha conquistato non solo il pubblico nazionale, ma anche gli esteri. In tal senso, non dobbiamo di certo stupirci: con la sua musica, il suo stile inimitabile e i suoi testi incredibili - di cui citiamo l'ultimo ''Due vite'' - il cantante riesce a trasportarci in un viaggio nella sua interiorità, segnata anche da una malattia profonda.

Tuttavia, Mengoni non fa parlare di sé solo per la sua musica, bensì anche per la sua vita privata, in particolare per il suo orientamento sessuale, che non ama etichettare.
 

Marco Mengoni, oltre alle etichette, non ama nemmeno il gossip, tanto da essere assai riservato. Tuttavia, essendo un personaggio pubblico piuttosto conosciuto e amato, non è sempre riuscito a scappare dagli obiettivi. Contro qualsiasi suo proposito di preservare la privacy, tempo fa venne paparazzo dal settimana Chi in compagnia di un uomo, immagine che alimentò le indiscrezioni su un presunto fidanzato, che non furono mai confermate.

Seguendo la stessa scia di Chi, anche il magazine Tabloid aveva pubblicato delle foto dell’artista con il medesimo uomo. La coppia era stata infatti immortalata in un supermercato e successivamente a cena, seppur non in atteggiamenti che facessero presupporre a una profonda intimità. In occasione di ciò il gossip si chiese se quel misterioso ragazzo fosse la dolce metà del cantante, ma Mengoni non si espresse mai a riguardo.


La malattia

Mengoni si è aperto e ha raccontato tempo fa un disturbo che lo affligge: il dismorfismo. Il cantante ha confessato di soffrire di questa patologia in una recente intervista al settimanale Sette. È un problema di famiglia, ne hanno sofferto anche altre parenti strette di Mengoni: la mamma, la zia e forse anche la nonna. Ma di cosa si tratta? Cos'è il dismorfismo corporeo? 

Il disturbo da dismorfismo corporeo fa parte dei disturbi ossessivo-compulsivi del DSM-5. Il disturbo è caratterizzato da una eccessiva preoccupazione per uno o più difetti corporei.

Questi difetti possono essere minimi o totalmente assenti ma vengono comunque percepiti come profondamente disturbanti. Chi soffre di questo disturbo si definisce spesso brutto, anormale o deforme e la percezione di questi difetti è fonte di vergogna e disagio profondi. Le linee guida per il trattamento del disturbo da dismorfismo corporeo suggeriscono l’utilizzo di farmaci antidepressivi (SSRI) e strategie di intervento cognitivo comportamentale come la psicoeducazione, la ristrutturazione cognitiva, l’attivazione comportamentale e l’esposizione allo specchio.

In parole semplici, una persona che ha il dismorfismo soffre perché si vede brutta. La persona si fissa su alcuni dettagli, su semplici caratteristiche del volto o del proprio corpo, considerandoli fonte di disagio. Si tratta di una eccessiva, persistente e problematica preoccupazione per alcuni difetti fisici corporei minimi o addirittura assenti. Nonostante questo, il disagio associato ai presunti difetti fisici è molto alto. Di solito compare durante l'adolescenza, l’età media dell’esordio è 17 anni, e in molti casi non si diagnostica nemmeno. La dismorfofobia è presente in entrambi i sessi con una prevalenza leggermente maggiore nelle donne. Le persone affette da questo disturbo cercano in tutti i modi di attenuare il senso di disagio e di angoscia che provano. Tendono a guardarsi continuamente allo specchio oppure fanno l'opposto, vogliono evitare completamente gli specchi. Provano a usare strategie per camuffare i presunti difetti fisici come l’uso eccessivo di cosmetici o coprendoli con vestiti o accessori. Nel peggiore dei casi  evitano situazioni sociali e si isolano in casa. Tendono a chiedere continue rassicurazioni rispetto ai propri difetti fisici. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA