Marco Columbro: «Dopo il coma ho dovuto rimparare a fare tutto, anche a usare le posate»

Il conduttore ospite a Bellamà racconta l'ictus che l'ha colpito nel 2001: "Non sapevo più chi fossi".

Marco Columbro: «Dopo il coma ho dovuto rimparare a fare tutto, anche a usare le posate»
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Mercoledì 30 Novembre 2022, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 10:12

Nel dicembre del 2001 la vita di Marco Columbro è cambiata per sempre. A causa di aneurisma cerebrale, il conduttore viene ricoverato in ospedale dove resta in coma per un po' di tempo. E quando si sveglia, dopo 25 giorni, niente è più come prima. A partire dal suo corpo. Lo racconta lui stesso ospite di “BellaMa’” (Rai2 dal lunedì al venerdì dalle 15.15 alle 17) di Pierluigi Diaco.

 «È difficile da spiegare, ma ti senti frammentato.

Non sapevo più chi fossi. Poi non riuscivo a fare cose banali, come saltare a piedi uniti, e parlavo rallentato: ero preoccupato di non poter tornare a fare teatro». Il conduttore e attore ha continuato: «Ho dovuto imparare nuovamente a fare tutto: la barba, camminare, usare le posate, come fossi un bambino che nasce in un corpo da adulto, ma con la mente a pezzi. Grazie a quell’ictus, però, i dottori hanno scoperto un aneurisma che avevo nel cervello e che probabilmente mi sarebbe stato fatale».

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Columbro, dal successo alla malattia

La presenza di Marco Columbro in tv dalla fine degli anni '80 e per tutti gli anni '90 era diventata fondamentale. Il conduttore ha partecipato a numerose trasmissioni televisive, come Buona Domenica, Paperissima, la fiction Caro Maestro, lavorando al fianco di Lorella Cuccarini, Sandra Mondaini, Simona Izzo, Elena Sofia Ricci e tantissimi altri.

Poi nel 2001 viene ricoverato in ospedale, dove resta in coma per un po' di tempo. Ripresosi dalla malattia, nell’autunno del 2002 sostituisce Teo Teocoli in Paperissima, affiancando Natalia Estrada. Nello stesso anno prende parte come protagonista alla situation comedy Ugo, prodotta nel 2002, affiancato da Barbara D’Urso; mentre nel 2003 torna in coppia con Lorella Cuccarini conducendo su RAI1 un’edizione di Scommettiamo che…? ma con scarsi risultati di ascolto.

«Per la tv sono morto»

Dopo quelle apparizioni, la sua carriera cade in un baratro e da allora pare essere stato dimenticato dal mondo dello spettacolo. Proprio qualche anno fa, Columbro parla di questo periodo in un'intervista con Repubblica, dove dice: "Sono stato in coma 25 giorni, ricordo che sono svenuto in albergo, mi sono svegliato dopo un mese in sedia a rotelle in un centro di riabilitazione. Uscire dal coma è stata una rinascita, devi riapprendere le cose che sembravano acquisite. Dopo la malattia per la televisione sono morto. Mi sono dedicato al teatro, della mia azienda di biologico e del mio resort in Toscana".

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