A 10 giorni dalla morte di Diego Armando Maradona i dubbi sulle sue ultime ore si infittiscono invece di diradarsi: le indagini sono aperte per omicidio colposo (ma l'aggravante del dolo non è stata ancora scartata) e abbandono di persona. Sullo sfondo, in attesa che si completi il quadro decisivo dell'autopsia, aumentano anche le divisioni tra i famigliari del campione deceduto a 60 anni in un'abitazione poco più che modesta e in un contesto deprimente che fa a pugni con la sua storia e con le sue condizioni di salute. Fa gola il patrimonio di Maradona, non vasto quanto si potrebbe immaginare ma comunque giudicato attorno ai 70 milioni di euro grazie soprattutto a prorietà immobiliari, e il complicato "stato di famiglia" dell'asso, che abbraccia due continenti e almeno tre donne, non favorisce le parti, da quelle legittime a quelle che aspirano ad esserlo forse con qualche ragione. Già annunciate numerose le richieste di disseppellire l'asso per poter effettuare paragoni del Dna.
L'autopsia
Maradona è morto per un attacco cardiaco che l'ha colpito nel sonno.
Le ultime ore
Le ultime immagini del campione sono devastanti: Maradona sovrappeso e non assistito nemmeno dopo una di quelle cadute frequenti in chi ha subito un'operazione. Non hanno convinto le dichiarazioni dell'infermiera e delle tre figlie, Dalma, Giannina e Jana che puntano a scaricare ogni responsabilità al medico personale Leopoldo Luque, il chirurgo che lo aveva operato e che aveva dato il via libera alla convalescenza al di fuori della clinica.
I medici
Non è l'unico medico finito sotto il faro della procura di San Isidro: nel mirino degli investigatori anche la psichiatra Agustina Cosachov e la sua terapia farmacologica che comprendeva anche medicinali per attenuare l'effetto degli oppiacei. Importante sarà il risultato degli esami tossicologici (alla ricerca di eventuali tracce anche di alcol e droga) per i quali servirà almeno un'altra settimana.
L'ultima caduta
«Maradona - ha detto l'avvocato Rodolfo Baqué che rappresenta l'infermiera Gisela Madrid - è caduto il mercoledì 18 prima della morte ( 25 novembre). Ha sbattuto la testa, pero non è mai stato portato in ospedale». Dubbi anche sull'ultima volta che il campione sarebbe stato controllato: l'orario delle 9.20 non viene più ritenuto attendibile. Da chiarire anche se fosse in stato di astinenza da droga.
La mamma dell'ultimo figlio riconosciuto
A referto anche le dichiarazioni di Mario Baudry, compagno e avvocato di Veronica Ojeda, una delle ultime compagne del campione, quella che gli ha dato nel 2013 Dieguito Fernando, il minore dei figli fra quelli riconosciuti: «Maradona voleva vedere Veronica, aveva il desiderio di incontrare il loro bambino, e lei è anche andata Tigre, ma poi custode e infermiera glielo hanno impedito, per me l'hanno lasciato morire». Fra i legittimi eredi ha il suo ruolo anche il figlio di 7 anni, i cui rappresentanti si sono già fatti vedere in tribunale.
Le figlie
In una lunga dichiarazione alla magistratura le figlie Jana e Dalma (madri diverse) hanno spiegato perché il padre era finito in quella sistemazione a Tigre così poco adatta alle sue condizioni: «Pensavamo fosse stata allestita una casa e un'assistenza domiciliare che però non si sono rivelate adeguate: l'abbiamo trovato molto provato. L'alternativa, subito dopo l'operazione, era quella di un ricovero forzato».
L'amico giornalista
Luis Ventura, giornalista amico di lunga data di Maradona che definito "caduto in povertà e in preda alla depresisone, ha poi raccontato al Clarin una frase del campione anche questa al vaglio della magistratura: «Diego è morto sapendo quello che gli stava capitando».