Sono 28 mila gli italiani che negli ultimi 5 anni hanno richiesto un visto vacanza-lavoro in Australia. Si tratta di giovani (con meno di 36 anni) disposti a lasciare l'impiego per cui hanno studiato, spesso a tempo indeterminato, in cerca di un futuro migliore dall'altra parte del mondo. E così per rinnovare il permesso scelgono di lavorare in una fattoria (farm) o in una miniera per 88 giorni.
Giovani laureati nelle farm dell'Australia
«E' un lavoro faticoso ma ben retribuito», spiega Martina Ferri, ex infermiera di Reggio Emilia, che dopo l'emergenza Covid «stanca e arrabbiata» ha deciso di lasciare tutto e partire. Come lei hanno scelto di fare il «salto nel vuoto» anche Federico Palisca, laureato in Digital Marketing, Francesca De Nobili, laureata in Ingegneria Gestionale e Federico Pegoraro, che nella sua vita precedente, prima di finire nei campi sconfinati del Queensland a raccogliere arance, era assistente di un notaio a Roma. «Non mi sono affatto pentito - racconta - Qui sono una risorsa e spero di trovare il mio futuro».
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