Laura Pausini non trattiene le lacrime di fronte alla webcam: «Quando hanno fatto il mio nome ho detto: Italia, abbiamo vinto ancora. Io mi sento orgogliosa di essere italiana. Dicono che sono famosa in Sud America, ma la verità è che io lì non ho mai fatto un tour negli stadi. E non ho venduto tanti dischi quanti ne ho venduti qui. Spero che questa nomination sia un regalo per tutti gli italiani, anche per chi non mi segue e non ama la mia musica: è qualcosa che va al di là del mio nome». All'indomani della nomination agli Oscar per Io sì (Seen), la canzone della colonna sonora del film La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sophia Loren, candidata come Miglior canzone originale, la 46enne cantante romagnola racconta la gioia provata nel vedere il proprio nome nella cinquina dei finalisti.
Laura Pausini candidata agli Oscar 2021: «Questa nomination è più travolgente che mai»
IL GOLDEN GLOBE
La cerimonia di consegna è in programma per il 25 aprile al Dolby Theatre di Los Angeles.
LA DEDICA
Condurre il Festival di Sanremo, ad esempio. Magari portando con sé come direttore artistico Niccolò Agliardi, autore del testo in italiano di Io sì (Seen), scritto originariamente in inglese da Diane Warren (già al fianco di Celine Dion, Aerosmith e Lady Gaga), braccio destro dell'interprete romagnola da una quindicina di anni, e poi conduttore in radio e in tv - anche in Rai - e scrittore: «I dirigenti me lo proposero già qualche anno fa, insieme a Paola Cortellesi. All'epoca dissi no perché non mi sentivo all'altezza. A Sanremo mi sento piccola. Ancora oggi quando mi chiama Pippo Baudo ho l'ansia: sono più tranquilla quando parlo con Beyoncé. Oggi direi di no perché nel 2022 sarò impegnata con la promozione del mio nuovo disco. Cantarlo lì? No, toglierei spazio ad altri. Lo farei con Paola quando entrambe saremo libere da altri impegni: andremo lì solo per divertirci», risponde lei. La nomination la dedica al padre Fabrizio, cantante di piano bar: «A 8 anni mi regalò un microfono: cominciò tutto da lì. Il mio sogno era quello di essere la prima donna a fare piano bar in Romagna. Mi diceva che avevo sogni troppo piccoli».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout