Lady Gaga è Patrizia Reggiani, ma la (vera) signora Gucci insorge: «Poteva contattarmi»

Lady Gaga è Patrizia Reggiani, ma la (vera) signora Gucci insorge: «Poteva contattarmi»
di Gloria Satta
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Marzo 2021, 07:06

I capelli scuri nascosti da un foulard, un impermeabile dalla vita strizzata e intorno al set un cordone di guardie del corpo degno di un capo di stato, Lady Gaga gira a Milano House of Gucci, il film di Ridley Scott sull'omicidio di Maurizio Gucci, avvenuto nel 1995. La popstar-attrice veste i panni glamour di Patrizia Reggiani, l'ex moglie dell'imprenditore della moda, condannata come mandante del delitto e uscita dal carcere nel 2017 dopo aver scontato 17 anni (e aver tentato il suicidio).

Lady Gaga, su Instagram la prima foto ufficiale nei panni della signora Gucci, Patrizia Reggiani


LA PROTESTA
Roma, teatro blindato delle prime riprese, è ormai alle spalle. È stata archiviata anche la storiaccia del rapimento dei cani di Lady Gaga: gli animali, prelevati dai banditi a Los Angeles, sono stati ritrovati senza che la proprietaria pagasse il riscatto stellare richiesto e il dogsitter, ferito a pistolettate, per fortuna non ci ha rimesso la vita.

Lo spettacolo dunque va avanti e ora la troupe del film è approdata all'Università Statale del capolouogo lombardo in attesa di trasferirsi sul Lago di Como. Riprese con polemica: la vera Patrizia Reggiani ha protestato da lontano. «Sono molto amareggiata», fa sapere attraverso il suo legale Daniele Pizzi, «mi sento onorata che ad interpretarmi sia Lady Gaga ma nel momento in cui decine di camion della troupe hanno invaso Milano, dalla Statale a via Montenapoleone, io non sono stata contattata dalla produzione».

 


IL BACIO
In poche parole la signora, oggi 72 anni, si aspettava il bacio della pantofola da parte del suo alter ego cinematografico: «Pensava che Lady Gaga sarebbe andata a conoscere la donna che interpreta sullo schermo», ha spiegato il suo avvocato. Forse il motivo dello sgarbo si può capire: appena trapelato il nome della protagonista del film, Reggiani sarebbe insorta. «Ma Lady Gaga non può interpretarmi: ha il naso troppo grosso», avrebbe esclamato.
Verità, leggenda metropolitana o puro gossip poco importa: il film, prodotto da Scott stesso con la moglie Gianina Facio, è uno dei più attesi dell'anno. Forte di un supercast che include anche Adam Driver (nei panni di Maurizio Gucci), Al Pacino, Jared Leto e Jeremy Irons, riporta sul set la carismatica Lady Gaga, un Oscar per la canzone Swallow del film A Star is Born (e la nomination per il ruolo di protagonista), ricostruisce uno dei delitti più clamorosi della storia italiana recente ed è destinato a ridare slancio al cinema piegato dalla pandemia. Ma anche alla carriera del regista che si era cimentato, senza successo, con la cronaca nera made in Italy portando sullo schermo il rapimento di Paul Getty III in Tutti i soldi del mondo, un film che resterà nella storia solo per l'incredibile cacciata di Kevin Spacey travolto dal giustizialismo del #MeToo.


FEBBRE SOCIAL
Che ora l'attesa per House of Gucci sia febbrile è testimoniato dai social: sono letteralmente esplosi quando Lady Gaga ha postato una foto di scena che la ritrae sulla neve della Val d'Aosta con colbacco di cincillà stile Dottor Zivago, abbracciata a un occhialuto Adam Driver in dolcevita bianco. Abiti vintage e ambientazioni sfarzose, nel film, giocano un ruolo di primo piano. Insieme a sangue, soldi, jetset, gelosia, vendetta: un mix che, almeno sulla carta, lascia presagire un grande successo.

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