«La Messa è finita, ascoltiamo i Pooh»: omaggio di Albegno a Stefano D'Orazio, la musica della band dal campanile della chiesa

«La Messa è finita, ascoltiamo i Pooh»: omaggio di Albegno a Stefano D'Orazio, la musica della band dal campanile della chiesa
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 23 Novembre 2020, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 21:35

La musica dei Pooh diffusa in tutto il paese dal campanile della chiesa, dopo la messa. È così che il parroco dell’oratorio di Albegno, frazione di Treviolo in provincia di Bergamo, ha ricordato Stefano D’Orazio, morto il 6 novembre a causa del coronavirus. Il batterista, romano, ha vissuto lì a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 e ieri invece delle campane sono partite le note di tanti brani della band. da “Pensiero” a “Rinascerò rinascerai”.

Appena conclusa la celebrazione, don Camillo fuori dalla chiesa ha reso omaggio all’artista per circa 45 minuti, descrivendo alcune delle canzoni che ne hanno segnato il cammino, per poi diffonderle dal campanile. «Stefano D’Orazio – ha detto - è stato nostro concittadino per alcuni anni: dal 1978 al 1984 insieme a Red Canzian.

Lo abbiamo ricordato nella santa Messa poco fa, ora vogliamo ricordarlo ascoltando alcune canzoni cantate dai Pooh, alcune scritte da lui: iniziamo con “Piccola Katy”».

Dopo un passaggio sull’amicizia, il parroco ha fatto partire “Amici per sempre”, poi è toccato al tema della solitudine, «che è una delle sofferenze più grandi del nostro tempo. Non solo è dovuta alla pandemia – ha proseguito - che ci costringe a mantenere le distanze. Una via d’uscita c’è. Se ci lasciamo aiutare dal “Dio delle città e dell’immensità”, lui ci indica la strada». E dall’altoparlante del campanile ecco un’altra perla della band: «Ascoltiamo “Uomini soli”».

Nei circa 45 minuti in onore del batterista dei Pooh, in una diretta Facebook rilanciata anche dalla pagina Il Gran popolo dei Pooh, il parroco ha diffuso nella piazza anche “Pensiero” e “C’è bisogno di un piccolo aiuto”, una preghiera scritta nel 1996 dalla band, «un grido angosciante di un’umanità che cerca disperatamente un aiuto».

E ancora uno degli ultimissimi testi scritti a marzo da D’Orazio sulle musiche di Roby Facchinetti, quel “Rinascerò rinascerai” incentrato proprio al tema del Covid19, «un canto di speranza – ha concluso Don Camillo - che fa appello al nostro orgoglio di gente che sa lottare contro le difficoltà: “Rinascerò, rinascerai, abbracciati da cieli grandi torneremo a fidarci di Dio”».

Il congedo? Lo stesso che spesso ha chiuso i concerti del gruppo: “Chi fermerà la musica”.

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