Harry in tribunale a Londra, cosa ha detto? «Dicevano che mio padre non era Carlo, ho avuto paura di essere cacciato dalla famiglia»

Harry in tribunale a Londra, cosa ha detto? «Dicevano che mio padre non era Carlo, ho avuto paura di essere cacciato dalla famiglia»
di Cristiana Mangani
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Martedì 6 Giugno 2023, 17:04 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 13:47

Si è fatto attendere ma, alla fine, il principe Harry ha lanciato il suo attacco contro la stampa e soprattutto contro il governo, bollandolo come "il peggiore”. Ha, poi, affrontato pubblicamente quella che è la sua più grande spina nel fianco, ovverio essere considerato il figlio di James Hewitt, amante della principessa Diana.

Con la testimonianza di oggi, Harry è stato il primo reale britannico a entrare in Tribunale per dare la sua versione dei fatti dal 1891. E ha criticato il numero 10 come causa della sua storica apparizione al banco dei testimoni presso l'Alta Corte di Londra.

Fiume in piena, ha definito Paul Burrell, l'ex maggiordomo di sua madre, uno «stronzo dalla doppia faccia».

Il duca di Sussex si è presentato a bordo di una Range Rover nera. Indossava un abito blu scuro e una cravatta viola scuro, molto elegante e in forma, si è seduto nel banco dei testimoni e ha giurato sulla Bibbia di dire tutta la verità. Ignorando totalmente l'accordo secondo il quale i reali evitano di intromettersi nella politica, si è infuriato per lo «stato della stampa e del governo, che credo siano entrambi al minimo», ha aggiunto.

La prima volta di un reale in aula

Il quinto in linea di successione al trono Harry è diventato il primo reale anziano a testimoniare in uno dei Tribunali del re in 132 anni, per via della causa intentata contro l'editore del Mirror per presunto “hacking”. Cosa che il giornale nega di aver attuato, violando la privacy del principe.

E poiché la sua testimonianza era molto attesa, il principe ne ha approfittato e ha usato il pulpito sotto lo stemma dell'Alta Corte di suo padre il Sovrano, per lanciare il suo attacco esplicito contro la stampa britannica: «Quanto altro sangue macchierà le loro dita prima che qualcuno possa porre fine a questa follia», ha detto in aula. 

Il principe, 38enne, ha anche aggiunto che ha voluto «salvare il giornalismo come professione».

Durante il controinterrogatorio, Andrew Green KC, per MGN, ha chiesto a Harry a quale articolo specifico si riferisse. E lui ha fatto riferimento ad «alcuni editori e giornalisti responsabili di aver causato molto dolore, turbamento e in alcuni casi, parlando personalmente, anche morte», con il chiaro riferimento alla madre Diana. Ha anche spiegato che c'è il rischio che pure suo padre, re Carlo, subisca lo stesso trattamento.

La testimonianza è stata comunque puntata a un articolo del Mirror intitolato "Le feste con cocaina, ecstasy e GHB di Harry", dove Charles viene definito come un genitore "preoccupato da morire" per la sorte del figlio, che, però, è più confortato quando viene a sapere che Harry aveva solo fatto uso di cannabis. Tutti particolari che il principe vede come una violenza esercitata su di lui e sulla sua famiglia. Ha poi anche confernato di essere stato vittima di hacking telefonico, ovvero «di una raccolta di informazioni potenzialmente illegale», ha specificato.

 

Altro tema trattato, quello dell'uso di droghe. Gli è stata rivolta una domanda specifica, ma lui ha dichiarato che «c'è una differenza tra l'interesse pubblico e ciò che interessa al pubblico». In ogni caso, ormai è quinto in ordine di successione al trono e, quindi, la questione diventa meno importante.

Durante l'udienza ci sono stati anche diversi momenti di tensione. Poi, il suo avvocato, David Sherborne, gli ha chiesto se avrebbe preferito essere indicato come il principe Harry. Gli ha fatto visionare la testimonianza di 55 pagine, controllare la sua firma e confermarne la veridicità.

La dichiarazione del duca è stata poi rilasciata al pubblico. È un attacco ad ampio raggio ai giornali del gruppo Mirror, Daily Mirror, Sunday Mirror e The People, che secondo lui si sono intromessi nella sua infanzia, adolescenza ed età adulta. Afferma che lui e sua madre, la principessa Diana, sono stati entrambi hackerati, insieme alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi aiutanti reali.

Le parole

La dichiarazione di 25.538 parole contiene cinque menzioni alla moglie, Meghan, e 118 menzioni della sua prima fidanzata Chelsy Davy. Incolpa ancora la stampa per essere stata la cusa della rottura con Davy che lo ha lasciato perché era impossibile avere una vita.

Sotto esame incrociato di Andrew Green KC, il duca di Sussex ha dichiarato: «Ho sperimentato l'ostilità della stampa da quando sono nato». Green ha insistito chiedendo se questa ostilità fosse anteriore alla scoperta dell'uso di metodi illegali da parte della stampa. E il duca ha risposto: «Sì, perché ancora non conoscevamo i metodi illeciti per assumere informazioni su di noi». In ogni caso, lui non voleva accanirsi su tutta la stampa, perché è necessaria per la democrazia di un paese.

Tra gli argomenti più delicati affrontati nella testimonianza c'è quello di Hewitt. Harry ha detto che era un adolescente quando ha sentito storie dolorose riguardo al fatto che Hewitt fosse il suo vero padre. Aveva 18 anni e non sapeva ancora che sua madre avesse incontrato il maggiore Hewitt solo dopo la sua nascita. E quindi la cosa lo ha molto turbato, e poi, temeva che sarebbe stato estromesso dalla famiglia reale. «Questa sequenza temporale è qualcosa che ho appreso solo intorno al 2014, quando aveva circa 30 anni», ha specificato.

Harry ha ammesso che si sarebbe riferito a Paul Burrell come a una "merda a due facce", come è stato riportato in un articolo di giornale. L'ex maggiordomo di sua madre è stato recentemente sotto processo per presunta vendita dei beni di Diana, e dopo che il caso è venuto fuori, il principe William aveva voluto incontrare Burrell, secondo l'articolo del 2003 su People, per tentare di «impedirgli di vendere altri segreti di Diana». 

Il principe, poi, era «estremamente preoccupato di essere espulso» da Eton dopo l'articolo sull'uso di droga pubblicato sul Daily Mirror. «Eton aveva una politica droga zero». Il titolo era fuorviante, ha sostenuto, perché «aveva fumato solo cannabis»

Molti i riferimenti alla madre. «Ho sempre sentito persone riferirsi a mia madre come una paranoica, ma non lo era. Aveva paura di quello che le stava realmente accadendo e ora so che ero lo stesso per me». Nei suoi ricordi c'è sempre l'incubo di queglio articoli su di lui da adolescente che lo facevano sentire costantemente sospettoso nei confronti di coloro che gli erano vicini, tra cui anche l'ex tata Tiggy Legge-Bourke e il suo amico Mark Dyer.

Il duca di Sussex sarà sul banco dei testimoni dell'Alta Corte per due giorni, il doppio del tempo che ha trascorso quando è venuto per l'incoronazione. Non è chiaro se vedrà suo padre o suo fratello questa settimana - o incontrerà il nuovo figlio di sua cugina, la principessa Eugenie, Ernest, nato martedì scorso.

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