Guendalina Tavassi in aula: «Bastonata da mio marito, mi ha inseguito con una mazza da baseball»

"Una volta ha distrutto una finestra e i vetri sono finiti nella culla del bimbo"

Guendalina Tavassi in aula: «Bastonata da mio marito, mi ha inseguito con una mazza da baseball»
di Erika Chilelli
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Lunedì 19 Settembre 2022, 22:13 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 10:52

«Mi ha inseguito con una mazza da baseball e mi ha preso a bastonate in testa, una volta mi ha persino rotto il naso lanciandomi addosso le chiavi dell’auto. Per convincermi a non lasciarlo ha finto di avere un attacco epilettico davanti ai nostri figli». Ha esordito così Guendalina Tavassi, influencer, ex opinionista di Uomini e Donne e naufraga della scorsa edizione dell’Isola dei Famosi, nel corso del processo che vede imputato a Roma, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e danneggiamento, il suo ex marito, l’imprenditore 38enne Umberto D’Aponte. L’uomo nel febbraio del 2022 era finito anche in carcere, dove è rimasto per tre mesi, per aver violato un ordine restrittivo ed aver picchiato il nuovo compagno della Tavassi davanti all’ingresso della scuola di uno dei figli.

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I FATTI

Un amore iniziato nel 2013, quando la coppia si è incontrata su un treno della tratta Napoli–Milano.

Un colpo di fulmine che li ha condotti al matrimonio nello stesso anno e, poi, alla nascita della prima figlia, a cui nel 2015 si è aggiunto un fratellino. Poco dopo, però, il rapporto è degenerato, come raccontato in aula da Guendalina, difesa dall’avvocato Lucia Cristina Arquilla. «Prima della nascita di Salvatore lui veniva a Roma solo nel weekend, ma quando si è trasferito sono iniziati i problemi: svariati tradimenti ed episodi di violenza dovuti alla gelosia – ha ricordato l’influencer - era un continuo minacciarmi e denigrarmi anche davanti ai bimbi. Mi diceva che dovevo morire». L’influencer ha riferito al pm Eugenio Albamonte, un episodio dell’ottobre del 2017, mese in cui ha scoperto un tradimento del marito. «Lui dormiva e mi è arrivato un messaggio di una ragazza che mi riferiva di averlo visto con un’altra. Abbiamo litigato e ha spaccato il vetro della finestra, che è finito nella culla del bambino, che ha iniziato a piangere». Sempre nel 2017, durante un viaggio in macchina, l’uomo, in seguito ad una lite, l’ha colpita ripetutamente alla testa mentre stava allattando il figlio. Episodi in cui sono intervenute più volte le forze dell’ordine e che, secondo la Tavassi, sono andati avanti fino al 2021, quando lei ha deciso di chiedere la separazione. «Avevo paura per i miei bambini che chiedevano al papà di fermarsi e piangevano – ha ricordato la donna - lui faceva cose pericolose e non sapevo come fermarlo, non funzionava niente. Una volta mi ha rotto il naso lanciando le chiavi della mia auto: sanguinavo e mio figlio ha chiesto aiuto ai vicini urlando: “Mamma sta morendo”. Mi volevano ricoverare, ma io sono voluta tornare a casa per i bimbi».

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L’influencer ha detto al marito di volersi separare nel marzo del 2021, ma l’uomo ha reagito male alla notizia: ha finto attacchi epilettici davanti ai figli. Il rifiuto di accettare la fine della loro relazione, Umberto D’Aponte lo ha manifestato con rabbia anche nello studio dell’avvocato Leonardo D’Erasmo, dove i due si sono incontrati per discutere della fine del matrimonio. «Io lo stavo registrando con il cellulare perché avevo paura delle sue reazioni – ha riferito Guendalina – gliel’ho detto e lui è andato su tutte le furie aggredendomi e rompendo il cellulare. Sono fuggita via dallo studio e ho chiamato le forze dell’ordine». In seguito all’episodio, la Tavassi ha chiesto un ordine restrittivo nei confronti dell’ex marito.

IL NUOVO AMORE

Quando l’influencer ha ritrovato l’amore, annunciando la relazione con l’attuale compagno Federico Perna, la notizia ha fatto infuriare D’Aponte, che ha aggredito l’uomo davanti alla scuola del figlio. «Eravamo in macchina di Federico e il bambino ha visto il padre venirci incontro con due uomini - Ha raccontato ai giudici la donna - Umberto e quegli uomini hanno iniziato a picchiare il mio compagno, il bimbo era terrorizzato». La violazione del divieto di avvicinamento ha condotto D’Aponte in carcere nel febbraio del 2022. Il suo rilascio dopo tre mesi, è avvenuto mentre la ex terminava la sua partecipazione come naufraga in Honduras.
Il processo penale a carico di D’Aponte, con la testimonianza di Guendalina è entrato nel vivo. Nel corso della prossima udienza, in dicembre, verranno ascoltati altri componenti della famiglia Tavassi: il padre e il fratello della vittima. Intanto i legali della difesa, l’avvocato Graziano Sabato e l’avvocato Giovanni Lariccia, hanno depositato le relazioni di servizio della polizia giudiziaria in relazione agli interventi effettuati nell’abitazione della Tavassi che, a dire della difesa, confermerebbero la versione di D’Aponte che, anche tramite social, si è sempre difeso: «Non l’ho mai picchiata».

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