Giulia Tramontano, la confessione choc di Impagnatiello: «L'ho uccisa per non farla soffrire»

Per gli inquirenti il racconto presenta ancora molti punti da chiarire

Giulia Tramontano, la confessione di Impagnatiello: «L'ho uccisa per non farla soffrire»
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Giovedì 1 Giugno 2023, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 00:57

Alessandro Impagnatiello ha detto di aver ucciso Giulia Tramontano «per non farla soffrire».  Lo si legge nel verbale della confessione del 30enne. Stando alla sua versione, il barman avrebbe tenuto nascosto il corpo di Giulia Tramontano prima in un «box», dove ha tentato di bruciarlo con della benzina, poi in una «cantina» e infine nel «bagagliaio» della sua auto «fino alla notte di mercoledì quando decido di gettarlo, intorno alle ore 2.30 del mercoledì in quel posto che già conoscevo dove poi è stato rivenuto», la scorsa notte. Inquirenti e investigatori, tuttavia, dovranno svolgere ulteriori approfondimenti su molti aspetti, compresa la dinamica da lui raccontata dell'occultamento del cadavere.

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Impagnateiello, così come si legge nel decreto di fermo dei pm di Milano, ha raccontato: «Mentre veniva verso la sala con il coltello che stava usando per i pomodori, ha iniziato a procurarsi dei tagli sulle braccia (...) mi diceva che non voleva più vivere (...) si era già inferta qualche colpo all'altezza del collo e io arrivato vicino a lei, per non farla soffrire le ho inferto anche io tre o quattro colpi all'altezza del collo».

Una confessione che, a parte l'ammissione sull'omicidio, presenta per gli stessi inquirenti molti punti ancora da chiarire.

Pm: «Spiccata capacità manipolatoria e ingannatrice»

Alessandro Impagnatiello ha dimostrato una «spiccata capacità manipolatoria e ingannatrice». Lo scrivono i pm di Milano negli atti con cui hanno chiesto al gip la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere per il 30enne accusato, nelle indagini dei carabinieri, di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, ma anche dai «futili motivi» e dalla «crudeltà», di occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso per la morte della fidanzata Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi.

Negli atti, tra l'altro, numerose sono le incongruenze nella versione raccontata dall'uomo quando la 29enne risultava scomparsa, rispetto alle telecamere di sorveglianza analizzate dagli investigatori. Immagini che lo riprendono, ad esempio, verso le 7 del mattino di domenica 28 maggio mentre esce di casa con «due involucri» con dentro «materiale compatibile con un mucchio di vestiti». Tra l'altro, sempre negli atti si legge che all'altra donna con cui aveva una relazione parallela, una italo-inglese di 23 anni (anche lei rimasta incinta di lui ma con gravidanza interrotta), l'uomo parlava di Giulia come di una donna «mentalmente instabile» e che aveva manifestato «l'intenzione di uccidersi».

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