Giulia Stabile, la star di Amici: «Io, vittima dei bulli. Dedico la vittoria a chi non molla mai»

Giulia Stabile, la star di Amici: «Io, vittima dei bulli. Dedico la vittoria a chi non molla mai»
di Mattia Marzi
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Lunedì 17 Maggio 2021, 06:56 - Ultimo aggiornamento: 12:15

Ha già scritto la storia di Amici, Giulia Stabile: sabato è stata la prima ballerina donna a vincere il talent condotto da Maria De Filippi, dopo vent'anni: «La mia vittoria è una rivincita per tutte le ballerine che negli anni hanno partecipato al programma e non sono riuscite ad arrivare fino in fondo», dice lei, 18 anni, romana di Monte Mario (ma con origini spagnole: la mamma è catalana), centosessanta centimetri di simpatia e bravura. Nella scuola di danza della Capitale dove Giulia ha sempre studiato, l'Accademia Balletto di Roma, sull'Aurelia, si festeggia: «Quando è arrivata aveva solo 3 anni: non parlava, voleva solo ballare. La sua voce l'ho sentita per la prima volta a 13 anni: si chiudeva in sé anche in sala, insicura. Mi ha chiamato: Direttrice, non capisco cos'è successo: voglio tornare a studiare», dice la fondatrice Flaminia Buccellato.

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È vero?
«Sì.

A 3 anni mi scatenai sulla pista da ballo di un ristorante. Mia mamma, ballerina non professionista, capì che avevo una predisposizione. Mi iscrisse a danza: in questi quindici anni non ho mai cambiato scuola. La direttrice mi ha aiutato anche in momenti difficili».

 


Cioè?
«A differenza di altre ragazzine non avevo talento: loro erano le preferite delle insegnanti e mi bullizzavano. La maestra mi prendeva in giro quando provavo a fare la spaccata imitando i ballerini di Amici che vedevo in tv: diceva che sotto ci passava un treno. Però dalla mia avevo la direttrice: aveva capito che c'era del potenziale. La passione, lo studio e la determinazione mi hanno permesso di compensare la mancanza di talento».


L'adolescenza di un'aspirante ballerina com'è?
«La mia non è stata semplice. Alle medie le altre ragazze mi prendevano in giro perché non andavo alle feste. Non sono mai stata in discoteca. Mi dicevano: Ma dove credi di andare?. A un certo punto ho avuto un crollo: il pomeriggio lo passavo in sala a prendere lezioni di danza, la sera studiavo fino a tardi. A scuola dormivo sul banco e non riuscivo a memorizzare neanche una parola per la stanchezza. Una prof mi disse: Devi scegliere: o la scuola o la danza».


E lei?
«Avevo già scelto. Ma un diploma serve nella vita. Cominciai a prendere lezioni da privatista: mi manca l'ultimo anno per diplomarmi in scienze umane con indirizzo di diritto ed economia».


I suoi cosa le dicevano?
«Sono figlia unica e stravedono per me. Papà fa il commerciante. Mia mamma mi veniva a prendere a scuola tutti i giorni per portarmi a danza. Anche quando decisi di entrare ad Amici, due anni fa, ancora minorenne, mi lasciarono provare».


Fu scartata?
«In quell'occasione sì. Arrivai fino all'ultimo step dei provini: poi di fronte a Giuliano Peparini, un gigante, ebbi un crollo. Non ero ancora pronta. Ho avuto momenti no anche quest'anno, in realtà. Maria è stata una mamma. Mi ha aiutato a superare un attacco di panico durante le prove: avevo preparato una coreografia sulla mia storia. Rivivere le crisi della mia adolescenza non è stato semplice».


In finale ha battuto il suo fidanzato Sangiovanni: dopo sei mesi di convivenza nella casetta ora andrete a vivere insieme?
«Macché. Siamo ancora troppo piccoli. E poi lui ora girerà come una trottola con il disco. Gelosa? No: è giusto che si goda il successo».


E lei?
«Vedremo. Non so ancora cosa mi aspetta».


Con i 150 mila euro che ha vinto cosa ci farà?
«Intanto comprerò una lavastoviglie a mamma. Gli altri li metterò da parte, magari li userò per studiare».

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