Giulia Galtarossa, l'ex campionessa di ginnastica denuncia le allenatrici in nazionale: «Mi chiamavano maialino»

L'ex atleta afferma di soffrire di un disturbo dell'alimentazione e di essere stata presa di mira e vessata per anni quando era nelle Farfalle

Giulia Galtarossa, l'ex campionessa di ginnastica denuncia le allenatrici in nazionale: «Mi chiamavano mailino»
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Mercoledì 2 Novembre 2022, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 15:06

Umiliazioni quotidiane per il suo peso e vessazioni psicologiche. Dopo Nina Corradini e Anna Basta, anche Giulia Galtarossa un'altra ex atleta della nazionale di ginnastica ritmica denuncia di aver subito trattamenti degradanti dalle allenatrici azzurre quando era adolescente. Galtarossa, che con le Farfalle ha vinto due mondiali, ha deciso di rompere il silenzio a 10 anni dall'addio alla ginnastica e raccontare ciò che ha subito quando era adolescente. «Una volta le allenatrici fecero schierare tutte le compagne davanti a me, poi una di loro mi chiese di fare un passo indietro e di girarmi di spalle per far vedere quanto fosse grosso il mio sedere» ha raccontato in un'intervista a Repubblica.

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La denuncia di Giulia: «Ero malata, loro dicevano "Abbiamo un maialino in squadra"»

Giulia, ex atleta di Padova, oggi ha 31 anni. All'epoca dei fatti era un'adolescente e soffriva di un disturbo dell'alimentazione incontrollata. Una malattia per la quale, dopo aver lasciato la ginnastica, ha affrontato un percorso di cura in un centro specializzato. Ma quando era atleta della nazionale, il suo disturbo - sebbene ne avesse parlato con le allenatrici nel 2012 - non era stato considerato: "Hanno minimizzato il problema" dice.  E anzi, secondo il suo racconto la sua malattia è diventata un motivo di scherno: «Una volta mi hanno dato una dieta e alla fine c'era scritto un messaggio per me: 'Abbiamo un maialino in squadra"».

 

Vessazioni quotidiane per il mio peso

Giulia Galtarossa era entrata in nazionale a 15 anni, nel 2008 e diventata titolare nel 2009. Dopo anni di allenamento in una palestra di provincia, la nazionale era un sogno ma diventò presto un incubo: «a Desio mi svegliavo ogni mattina con la consapevolezza che mi avrebbero pesato. L'aspetto peggiore erano i commenti che seguivano il controllo» racconta, dicendo che «Sono arrivate a pesarmi anche 4 volte al giorno: era diventato un problema anche bere mezzo litro d'acqua dopo ore di allenamento». 

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La nuova vita di Giulia dopo l'addio alla ginnastica 

Dopo l'addio alla ginnastica, Giulia ha iniziato un percorso di cura per i disturbi alimentari,, pochi mesi dopo è tornata a Desio come staff tecnico. In quel periodo l'ex atleta era nell'Aeronautica Militare ma non stava bene: la chiamata, racconta, è arrivata dopo 3 mesi di depressione in cui non era uscita di casa, aveva preso 25 chili raggiungendo i 90 chili di peso.  Il lavoro come staff tecnico in nazionale l'ha aiutata a riscattarsi: «Però mi sono sempre rifiutata di pesare le ginnaste» dice.  

Oggi dopo 10 anni la decisione di rompere il silenzio e denunciare quanto subito durante gli anni in nazionale, unendosi ad altre ex atlete.

Ora attende che la sua voce - insieme a quella delle altre ex atlete - venga presa in considerazione dalla federazione, per evitare che altre giovani debbano subire la stessa situazione. 

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