Gino Paoli, il siparietto con Morandi: «Devo parlare al microfono? Non lo sapevo dopo tutti questi anni»

Il cantante è affiancato da Danilo Rea, che interpreta con l’inconfondibile tocco del suo pianoforte alcuni dei successi più amati

Il cantante è affiancato da Danilo Rea, che interpreta con l’inconfondibile tocco del suo pianoforte alcuni dei successi più amati
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Sabato 11 Febbraio 2023, 22:49

Ospite di Amadeus a Sanremo 2023 Gino Paoli. Il cantante è affiancato da Danilo Rea, che interpreta con l’inconfondibile tocco del suo pianoforte alcuni dei successi più amati di Paoli. Dopo la sua esibizione, lelgante e commovente, i lpubblico si è alzato in piedi per rendere omaggio. Poi il siparietto con Gianni Morandi: «Qui è una gabbia di matti». Il cantante bolognese poi invita Paoli a parlare vicino al microfono. La risposta di Paoli è esilarante: «Ma veramente? Pensa che dopo tutto questo tempo non lo sapevo»


L'esibizione

Canzoni indimenticabili che, in oltre sessant’anni di carriera, hanno attraversato la storia e la musica del nostro paese. Il cielo in una stanza, La gatta, Che cosa c’è, Senza fine ,Sapore di sale, Quattro amici, Ti lascio una canzone, Il poeta, La bella e la bestia sono solo alcuni dei titoli che segnano «Una lunga storia d'amore» di Paoli con la musica.

Amadeus dopo invita l'artista a cantare un altro brano, anzi, un capolavoro: «Il cielo in una stanza»

Gino Paoli: come nasce la passione per la musica

Nato il 23 settembre del 1934 a Monfalcone (Gorizia), Gino Paoli ha oggi 88 anni. Figlio di un ingegnere navale toscano e di una madre di origine giuliana, cresce a Genova, nel quartiere Pegli. La passione per la musica è una dote di famiglia. A trasmettergliela è la madre, pianista amatoriale. Poco incline agli studi scolastici, Gino si dimostra fin da bambino portato per la musica. Durante l’adolescenza fa la conoscenza di una serie di giovani artisti genovesi, tra cui Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Fabrizio De André e Umberto Bindi, che con lui daranno vita alla cosiddetta Scuola genovese. Eppure, dopo le difficoltà dei primi mesi è proprio quest’ultima canzone a farlo conoscere a un pubblico sempre più numeroso, accendendo su di lui i riflettori di molti addetti ai lavori. Come cantautore muove i primi passi alla fine degli anni Cinquanta ma è nel decennio successivo che sfodera tutto il talento, portando al successo con i suoi brani le migliori voci di quel periodo: da Mina, con Il cielo in una stanza, a Ornella Vanoni con “Senza fine”. Da quel momento arriveranno diversi palchi importanti tra cui anche quello dell'Ariston dove stasera Gino paoli torna, ma da superospite. 

 

La vita privata

 È noto in primis per la sua musica, ma anche per la sua vita privata, decisamente turbolenta e segnata dalla presenza di molte donne (e figli). Dal 1991 è sposato con Paola Penzo che è anche l’autrice di alcuni suoi brani e madre dei suoi ultimi tre figli: Nicolò (1980), Tommaso (1992) e Francesco (2000).

La relazione (chiacchieratissima) con Stefania Sandrelli

La prima moglie fu Anna Fabbri e dalla loro unione, nel 1964, è nato il primogenito del cantante: Giovanni Paoli. A fare maggiormente scalpore, ai tempi, fu invece la sua relazione clandestina con Stefania Sandrelli, che quando si innamorò del cantautore aveva solamente 16 anni. Da questa unione nacque una figlia, Amanda, che ad oggi, però, ha il cognome di sua madre, Sandrelli. Successivamente, ci fu anche una tormentata relazione con Ornella Vanoni, alla quale Paoli dedicò diverse canzoni che divennero poi molto famose. 

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