Gina Lollobrigida, Piazzolla (che ha ereditato metà del patrimonio) a giudizio: «Non ha mai pagato gli alimenti al figlio»

Il manager della Lollo non avrebbe adempiuto alle disposizioni della sentenza. Il reato contestato a Piazzolla: violazione degli obblighi di assistenza familiare

Gina Lollobrigida, Piazzolla (che ha ereditato metà del patrimonio) a giudizio: «Non ha mai pagato gli alimenti al figlio»
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Lunedì 30 Gennaio 2023, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 01:16

 Andrea Piazzolla, il tuttofare di Gina Lollobrigida, è stato citato a giudizio dalla procura perché non ha versato l’assegno di mantenimento a favore del figlio nato nel 2009 da una relazione con Sara Urriera, 38 anni, riconosciuto soltanto nel 2021 al termine di un intricato percorso giudiziario. La somma che avrebbe dovuto versare Piazzolla, 35 anni: 300 euro al mese a cui aggiungere il cinquanta per cento delle spese straordinarie. A stabilirlo il 27 maggio del 2021 fu il giudice civile. Lo rende noto il Corriere della Sera.

Da allora, tuttavia, il manager della Lollo non avrebbe adempiuto alle disposizioni della sentenza.

Il reato contestato a Piazzolla: violazione degli obblighi di assistenza familiare. Prima udienza: 29 marzo 2023. Il processo è l’ultimo capitolo di una controversa storia d’amore iniziata nel 2008.

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La storia con Sara e il figlio non riconosciuto

Piazzolla e Sara si conoscono 15 anni fa.  A gennaio del 2009 Sara rimane incinta. Piazzolla accoglie la novità con entusiasmo, almeno così ricorda la Urriera. La coppia progetta anche di sposarsi. È a marzo di quell’anno che Piazzolla conosce Gina Lollobrigida. Sara incontra la «Lollo». A fargliela conoscere è il fidanzato. Ma è proprio in quelle settimane che Piazzolla cambia idea: il figlio non lo vuole, chiede alla Urriera di abortire. Sara, però, si rifiuta. I due a quel punto smettono di vedersi. Il bimbo nasce il 5 settembre del 2009, quando già Andrea e Sara hanno preso strade diverse.

L'incontro con la Lollobrigida

Piazzolla diventa il braccio destro della Lollobrigida e nel 2015 si trasferisce a casa di lei. Poi — qualche anno fa — intreccia una relazione con Adriana, la quale si trasferisce a vivere a casa dell’attrice, prima della nascita, nel 2020, della loro figlia. Nel 2016 Urriera, chiede a Piazzolla di assumersi le responsabilità di padre. Lui, però, nega di essere il papà del ragazzo.

 

Il processo

La vicenda diventa materia di un processo civile. Terminato nel 2021 con il riconoscimento della paternità di Piazzolla. Da due anni il ragazzo infatti, porta anche il cognome del padre. Il giudice poi stabilisce anche quanto debba versare Piazzolla: 300 euro al mese. Sentenza impugnata in sede civile dalla Urriera, attraverso gli avvocati Annafranca Coppola e Alessandra Spina. «Piazzolla si dichiara indigente» osserva l’avvocato Spina, che si occupa anche del processo penale. Pochi giorni fa è stato aperto il testamento di Lollobrigida. L’attrice ha lasciato metà del patrimonio, che sarebbe milionario, a Piazzolla, difeso dall’avvocato Filippo Morlacchini.

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