Fuller Goldsmith, morto a 17 anni di tumore il baby chef star della tv Usa

Fuller Goldsmith, morto a 17 anni di tumore il baby chef star della tv Usa
di Francesca Nunberg
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Domenica 10 Ottobre 2021, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 19:36

E alla fine Fuller non ce l'ha fatta più. Dopo aver combattuto contro il cancro per gran parte della sua breve vita, è stato costretto ad abbassare le armi. Grande sconcerto ha suscitato negli Stati Uniti la notizia della morte di un giovanissimo chef, molto noto per le sue apparizioni in tv, dopo una lunga battaglia contro il tumore.

Fuller Goldsmith, che ha gareggiato nel contest “Top Chef Junior” e in “Chopped Junior” è scomparso a soli 17 anni per una recidiva del cancro. A dare la notizia su Instagram è stata la società di produzione dello spettacolo, Magical Elves: «Siamo devastati dalla perdita del nostro allievo Fuller Goldsmith - si legge - Era un cuoco eccezionale e il ragazzino più forte che avessimo mai incontrato.

Dal momento in cui lo abbiamo conosciuto abbiamo saputo che avrebbe avuto un impatto su tutti quelli che lo circondavano e che sarebbe stato una forza positiva nel mondo della cucina. Piangiamo qualcuno di veramente speciale», conclude il post.

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Leucemia linfoblastica acuta

A Fuller Goldsmith è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta (ALL) quando aveva tre anni. Il bambino è cresciuto in Alabama ed è sopravvissuto al cancro ben quattro volte, finché, a 17 anni, pochi giorni prima di festeggiare il suo diciottesimo compleanno, e dopo una vista passata dentro e fuori degli ospedali, non ce l’ha fatta. A 14 anni aveva partecipato al contest “Chopped Junior” e aveva vinto il primo premio, donando i suoi diecimila dollari alla Divisione di ematologia e oncologia pediatrica dell’ospedale dei bambini di Birmingham. A 13 anni aveva partecipato per la prima volta alla gara, e il suo episodio, “Fry Fans”, era andato in onda il 25 aprile 2017: aveva battuto gli altri concorrenti preparando pasti con ingredienti come filetti di pesce gatto, salse di formaggio, lamponi e gombo. «Era come me lo immaginavo - aveva detto in un’intervista - Tutto in studio sembrava come lo avevo visto in tv. E io sapevo esattamente cosa avrei fatto quando ho tirato fuori il primo ingrediente dal cestino. L’avevo guardato da casa sul mio computer tante volte e quando estraevano gli ingredienti dal cestino nella mia testa pensavo a cosa ne avrei fatto».

Per Fuller gareggiare nello show è stato un sogno diventato realtà e ha potuto farlo perché a quel tempo il suo cancro era in remissione. Poi ha gareggiato anche in “Top Chef Junior”, ma ha dovuto ritirarsi per motivi di salute. La modella Vanessa Lachey, che ha partecipato alla trasmissione, ha pianto la morte del giovane cuoco: «Amiamo tutti così tanto Fuller. Non dimenticherò mai il suo sorriso contagioso, le sue risate e i suoi trucchi con il burro». Fuller era un vero combattente: a 16 anni ha annunciato di avere ripreso a cucinare dopo aver partecipato a uno studio clinico di immunoterapia dopo che, a fine 2018, la sua malattia era tornata per la quarta volta. «È stato spaventoso sentire che era tornato ancora - ha detto sua madre, Melissa Goldsmith - ma almeno c’era un’altra opzione là fuori, e non era la fine di tutto». «Con le cellule T, potevo tornare a casa a dormire - ha spiegato Fuller - e non è stato come con il trapianto, quando sono dovuto restare in ospedale per mesi».

Mentre era in cura a Seattle il ragazzo andava spesso al famoso Pike Place Market, dove tutti avevano preso a benvolerlo e lo chiamavano "chef". Ma nel febbraio scorso Fuller ha annunciato su Instagram che il suo cancro era tornato. «Purtroppo le notizie non sono quelle che speravo, ora aspetto di fare prima possibile le nuove cure, avrò 12 giorni di radiazioni e poi più chemio per assicurarmi che se ne sia andata una volta per tutte. Sono pronto a combattere». Prima della sua morte, Fuller lavorava al Tuscaloosa, il ristorante Southern Ale House dell’Alabama, in veste di assistente dello chef. Anche da loro sono arrivate parole di commiato: «I nostri cuori sono spezzati, abbiamo perso il nostro tanto amato Fuller Goldsmith, che ha combattuto per tutta la vita, da 4 a 17 anni. Fuller ha vissuto per creare piatti deliziosi. Ci mancheranno la sua presenza, il suo sorriso, le sue battute e la sua grinta mentre combatteva i dolori di una terribile malattia. Ha reso tutti noi persone migliori».

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