Francesca Pascale e Paola Turci, il matrimonio a Montalcino: Francesca in lacrime dopo il “sì”: «Il giorno più bello della mia vita»

Cerimonia per pochi intimi: menù vegano, un fiore all’occhiello e niente bouquet

Pascale-Turci pronte per il Sì: l'arrivo delle spose al vecchio Municipio a Montalcino
di Andrea Bulleri
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Sabato 2 Luglio 2022, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 12:14

«Eccole, eccole!». Alle cinque e venti del pomeriggio una calca di curiosi di ogni età affolla la piccola piazzetta Garibaldi di Montalcino, nel cuore della Val d’Orcia senese. Sono qui coi telefonini alzati da più di mezz’ora. Ma si sa: le spose devono sempre farsi aspettare almeno un po’. Poi un suv Jaguar bianco svolta l’angolo, fin sotto la colonna di marmo con la lupa (come Siena, si narra che anche il piccolo borgo del Brunello fu fondato dai discendenti di Remo). Gli smartphone tornano a guizzare in alto, le portiere si aprono. Parte l’applauso: sono loro. Eccole, le spose di cui tutti parlano da giorni. Francesca Pascale e Paola Turci, sorridenti nei loro abiti bianchi.

Scendono dall’auto in mezzo a una selva di telecamere, una da un lato una dall’altro.

Si prendono per mano e si infilano in fretta nel palazzo dei Priori, l’antica sede del municipio, dove il sindaco Silvio Franceschelli le aspetta per cominciare la cerimonia. «È un giorno importante, bellissimo», mormora quasi sottovoce Francesca, elegantissima nel suo smoking Fendi bianco crema. Anche Paola, in décolleté col tacco e jumpsuit in crepe di seta («è di Alberta Ferretti!», giura un’esperta astante) non riesce a smettere di sorridere. 

Nozze Pascale-Turci, a Montalcino fervono i preparativi. «Ma è vero che viene anche Berlusconi?». La curiosità dei residenti

 

LACRIME E SORRISI

Una ventina di minuti e tre lunghi applausi dopo, eccole di nuovo fuori. Francesca si commuove, quasi piange «Ci siamo trovate e ci siamo scelte», ha detto alla neo moglie durante lo scambio delle promesse, Paola invece ride: «Un momento meraviglioso». Confuse, felici, emozionate. E decise a cercare di evitare la stampa, a cui della loro unione civile non avrebbero voluto far sapere proprio nulla. Al punto che uscendo dal municipio sbagliano pure strada. «La macchina è di là!», grida Marianna Pascale, sorella di Francesca e testimone di nozze insieme a un amico della cantante. E così, il tempo di un selfie postato su Instagram dal sedile posteriore («We said yes!»), e via verso il castello di Velona. Il resort di lusso immerso tra cipressi e vigneti scelto per festeggiare con i - pochi, si dice 64 - invitati. Menu top secret, come del resto tutti i dettagli dell’allestimento.

 

 

 

Ma un paio delle creazioni degli chef del “Brunello”, il ristorante più esclusivo del resort, qualcuno se le lascia sfuggire: tra le portate (tutte rigorosamente vegane e vegetariane) figurano «cera d’api uva spina ed erbette spontanee», e poi «alga kelp cotta in aronia, finocchietto, sambuco e yuzu». A degustarle era atteso anche il sindaco Franceschelli (che alla coppia di spose ha voluto regalare una magnum di pregiatissimo brunello). Per cena però deve scappare, perché è pure presidente della provincia e a Siena si corre il Palio: «In tanti anni che celebro riti civili, questi è stato il matrimonio più bello», racconta.

Nessun volto noto, tra gli ospiti. Amici e una decina di parenti, oltre al sindaco del vicino borgo di Trequanda, Andrea Francini. Perché da quelle parti, dicono in paese, l’ex compagna di Silvio Berlusconi qualche tempo fa ha comprato una casa. E sia lei che Paola si sono innamorate della Val d’Orcia. «Non sono le uniche – gongola il sindaco Franceschelli, gustandosi gli occhi addosso di tutti su Montalcino – celebriamo 80 matrimoni l’anno, quasi due a settimana. Imprenditori, amministratori delegati, anche un principe saudita. La gente qua è abituata ad accogliere i vip», sorride. 

L’EMOZIONE

Sarà, ma l’emozione che per tutto il giorno si respira nel piccolo paese di 5 mila abitanti e poco più si taglia con il coltello. «Ma è vero che viene anche Berlusconi?», chiede ai cronisti Piero, pensionato sull’ottantina che aspetta di vedere le spose seduto al caffè di fronte al municipio. Intanto Michele, il fiorista, lancia indicazioni a destra e a manca, il volto imperlato di sudore: «Attenti con quelle ortensie!», grida ai suoi colleghi. Poi sistema rose, fiori di curcuma, elleboro, ciclamini: «Niente bouquet – spiega con tono esperto – hanno chiesto un corsage floreale da mettere all’occhiello». Tutto bianco e tutto rosa: l’unico arcobaleno si avvista sul collare di Cielo, il giocoso meticcio di Marianna Pascale che accompagna le due spose fino all’auto. Salutate da un altro applauso e dal lungo sospiro di un’anziana montalcinese che nonostante l’afa ha voluto aspettare l’uscita: «Ah, l’amore!

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