Fedez (dopo Elodie) attacca la Lega: «Mio figlio con smalto o rossetto? Nessun problema»

Fedez (dopo Elodie) attacca la Lega: «Mio figlio con smalto o rossetto? Nessun problema»
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 14:30

Dopo Elodie, anche Fedez prende posizione sul Ddl Zan (la legge anti omofobia) e attacca il senatore Simone Pillon della Lega: «Questa mattina mi sveglio con le dichiarazioni del senatore Pillon che ci spiega il concetto di priorità - ha detto il cantante in un video subito diventato virale su Instagram. Vorrei entrare nel merito delle prorità del senatore e del Ddl Zan. Cos'è? È un disegno di legge che attua nuove misure di prevenzione e contrasto alla discriminazione e alla violenza per motivi fondati sul sesso, l'orientamento sessuale, l'identità di genere e la disabilità. In sostanza dà più diritti ha chi non ne ha. Nelle scorse settimane il senatore Pillon ha osteggiato l'approvazione di questa legge dando questa motivazione: la legge non va bene perché darebbe il via libera agli uteri in affitto. Che è un bel titolo, il tema è che nel Ddl Zan non si parla di uteri in affitto».

«Il senatore Pillon - continua - ci stupisce dicendo che non è una priorità. Ma scusi, Pillon, ha basato la sua intera carriera politica trattando solo questi temi. Ora si toglie dal dibattito così? Non è da lei - attacca Fedez - se vogliamo parlare di priorità facciamolo: vogliamo parlare di come sta gestendo la Lega il piano vaccinale in Lombardia, dove 80enni e 90enni non sono ancora vaccinati? Di come la Lega non sia riuscita a costruire una terapia intensiva spendendo decine di milioni di euro durante l'emergenza? Oppure per lei la priorità era quando io e mia moglie abbiamo esortato a indossare le mascherine mentre il vostro leader (Salvini, ndc) andava in giro a fare assembramenti e a togliersi la mascherina per fare i selfie, o nel dire che Fedez è un personaggio blasfemo che uccide la nostra cività e non può fare appelli di questo tipo?».

Fedez: «Non avrei problemi se mio figlio si truccasse»

Fedez poi mostra un video in cui Pillon, a un vecchio al Family Day, dice: «Ecco come mai i nostri bambini, maschietti, vengono costretti a truccarsi o a mettere il rossetto: non perché una maestra è impazzita, ma perché una società e una cultura sono impazzite». Poi l'artista e marito di Chiara Ferragni torna all'attacco: «Le dico una cosa da padre: mio figlio gioca con le bambole e la cosa non desta alcun tipo di turbamento in me.

E non desterebbe turbamento neanche se un giorno dovesse avvertire l'esigenza di truccarsi, mettersi il rossetto o una gonna, perché ha il diritto di esprimersi come meglio crede. La cosa che mi destabilizzerebbe è sapere che vive in uno Stato che non tutela il suo sacrosanto diritto di esprimersi in piena libertà, cercando di arginare le dinamiche discriminatorie e violente che molto spesso si verificano in questo Paese».

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