Elly Schlein è la nuova, e prima donna a ricoprire questo ruolo, segretaria del Pd. «All' 80% dei seggi scrutinati, Bonaccini al 46,2% e Schlein al 53,8%», è stato annunciato dal Nazareno. Batte, dunque, Stefano Bonaccini.
Ma chi è Schlein? Il suo manifesto politico è molto identitario: fondato sull'autobiografia e sulla contrapposizione personalistica alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. La sua mozione è sintetizzata nelle parole che pronunciò lei stessa la sera della chiusura della campagna elettorale per le Politiche 2022. Eccole: «Sono una donna, amo un'altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna».
Il comingout
«Premetto che di solito non parlo mai e sono molto riservata sulla mia vita personale, ma in questo caso faccio un’eccezione: sì, sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato. Ho amato molte donne e amato molti uomini, in questo momento sto con una ragazza e sono felice, finché mi sopporta». Elly Schlein, eletta ieri a sorpresa segretaria del Partito democratico, aveva risposto così alla domanda di Daria Bignardi durante una puntata della trasmissione televisiva «L’assedio», andata in onda a febbraio del 2020.
Schlein era appena stata nominata vicepresidente della Regione Emilia-Romagna da Stefano Bonaccini. «Cammina sempre fianco a fianco, questo è l’importante», aveva risposto la neosegretaria del Partito Democratico, in riferimento alla sua compagna, alla domanda di Daria Bignardi.
Le polemiche
Come prevedibile, l'affermazione aveva scaturito numerose polemiche. Sull’identità della sua compagna, tuttavia, Elly Schlein ha preferito mantenere il massimo del riserbo. Ora, però, con il nuovo ruolo ricoperto dall’ex europarlamentare, sarà sempre più difficile garantirle la riservatezza.
Non è escluso, insomma, che di qui a poco la neosegretaria del Partito democratico possa rivelare l’identità della sua compagna. «Sono una donna. Amo un’altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna», aveva detto Schlein in piazza del Popolo, lo scorso settembre, alla chiusura della campagna elettorale del Pd prima delle elezioni politiche. «Non siamo uteri viventi – aveva concluso –, ma persone coi loro diritti».
La vita privata
Elly Schlein ha 37 anni ed è apertamente bisessuale: mentre sulla sua vita privata non conosciamo molti dettagli, sulla sua famiglia emergono più informazioni.
Figlia di Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazita e dell’italiana Maria Paola Viviani, professoressa ordinaria di diritto pubblico comparato; è la nipote dell’avvocato antifascista Agostino Viviani, che fu senatore del Partito Socialista Italiano e presidente della Commissione Giustizia del Senato.
Elly #Schlein ha vinto le primarie ed è la prima donna alla guida del Pd. #CTCF pic.twitter.com/5TzEuTLIx5
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 26, 2023
Suo fratello è Benjamin Schlein (1975), un matematico, mentre la sorella di Elly si chiama Susanna Schlein (1978), ed è Primo Consigliere diplomatico all’ambasciata italiana ad Atene ed ex-capo della Cancelleria consolare dell’ambasciata italiana a Tirana. Schlein si è laureata in Giurisprudenza e nella sua giovinezza è entrata come volontaria nella campagna elettorale di Barack Obama.
Nel 2014 si è candidata alle elezioni europee con la campagna #slowfoot: è stata eletta all'interno del Parlamento europeo, nelle Commissioni Sviluppo, Libertà civili giustizia e affari inteni e Parità di genere.
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