Eleonora Giorgi: «Ho detto no a Delon, Nicholson e Moravia avevo paura del sesso. Ora sono single perché la donna sopra i 60 anni è discriminata»

L'attrice si racconta senza filtri in un'intervista

Eleonora Giorgi senza veli: «Ho detto no ad Alain Delon, Jack Nicholson e Alberto Moravia. Sono stata stupida. Ora sono single»
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Lunedì 10 Aprile 2023, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:50

Una vita vissuta con il piede sull'acceleratore. Eleonora Giorgi all'età di 70 anni si racconta senza filtri, dagli amori alla famiglia e alla carriera. L'attrice ora vive ai Parioli, quartiere in di Roma, nella zona in cui è nata. Figlia di una famiglia "estremista" i genitori si separano che Eleonora è ancora piccola ne soffre e va a vivere da sola molto presto. «Mi sono fidanzata a 14 anni. Il paradosso che io divento al cinema la Lolita nuda, ma in realtà avevo avuto un solo ragazzo, Gabriele». E quel ragazzo le è stato a fianco finchè la vita non li ha divisi.  «Mentre Gabriele resta ragazzo, io entro in un mondo di adulti. I set per me erano come stare con professori e preside, a scuola. Io e Gabriele ci lasciamo». Racconta a La Repubblica.

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Eleonora Giorgi, i racconti delle storie d'amore

Nella vita di Eleonora ci sono stati poi diversi amori, tra questi c’è Alessandro Momo. «La mia prima storia con uno del cinema, ma con origini comuni. All’epoca vivo da sola, lavoro tanto, sono introversa. Ma Alessandro è un ragazzo di questo quartiere, mio padre e suo nonno si conoscevano. Lui aveva una Honda piccola, io avevo comprato la moto di Gabriele. Era un pazzo vivacissimo». Poi le parte per Londra e quando torna presta la sua moto ad Alessandro. «Lui mi dice vado a lezione, poi te la restituisco. Sto da amici, ma mio padre mi trova: Alessandro è caduto dalla moto, corri al Santo Spirito. Arrivo che c’erano solo i genitori, lui era morto, me lo hanno fatto salutare. Un grandissimo trauma»

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Il matrimonio con Angelo Rizzoli

Poi la solitudine che riesce a far rientrare grazie ad Angelo Rizzoli. «Lui aveva anche profondi problemi.

Ma siamo stati felici. La grande crisi è il risveglio con la Finanza in camera da letto. E quello che mi hanno fatto dopo…io sono una donna fiera, umile ma fiera. Non voglio il ritratto di una persona che ha subito torti gravi». Prima delle cronache giudiziarie eravate una coppia socialmente molto corteggiata. Si sposano e fanno un figlio: Andrea Rizzoli nato il 12 marzo del 1980. «Poi sono successe cose molto pesanti. Ho passato gli ultimi trent’anni a ricostruire tutto quello che è successo davvero. Alla fine di quell'anno tragico, di arresti, in cui io scopro un mucchio di follie di cui non mi va di parlare per rispetto di una persona che non c'è più».

Qualche attrito c’è stato tra voi c'è stato? «Hanno montato ad arte un conflitto sulla separazione di questi beni, adducendo delle colpe che non avevo e di cui non potevo parlare perché ero l'unica persona che poteva dissequestrare dal Tribunale penale, legalmente giuridicamente, i beni in comunione. Noi ci eravamo accordati e io avevo accettato quello che voleva lui. Ma, pur rispettando l’accordo, ha iniziato ad accusarmi, io ero soggiogata da lui. Ho avuto il coraggio di andarmene ma la crisi fu enorme». È scappata in campagna con un uomo diverso a fare agricoltura biologiva. Lui si è risposato e la nuova moglie, a detta della Giorgi, l'ha odiata da subito. «Non ho mai capito perché, non le ho mai fatto nulla. Dopo trent’anni ha detto cose di me in tv tremende, senza contraddittorio».

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I no che ha detto (agli uomini)

Era timida da piccola, introversa e con una gran paura del sesso, e oggi Eleonora Giorgi se potesse probabilmenet farebbe scelte diverse. «Mi sono divertita a stilare mentalmente un elenco di tutte le volte che ho detto no a uomini considerati fantastici, da Alain Delon a Jack Nicholson fino ad Alberto Moravia. Mi sono detta: ma perché ero così? Perché tutti quei no? Alla fine ho avuto un numero di uomini piccolissimo. Perché avevo paura di essere usata, perché probabilmente ero immatura. Adesso mi sono pentita di avere avuto sempre paura del sesso e degli uomini»

A Warren Beatty invece ha detto sì. «Lui grande seduttore. Nicholson (invece ndr) si era fatto avanti quando non stavo più con Warren». Una carriera in ascesa e un fascino incontenibile, così nella vita di Eleonora Giorgi arriva anche Massimo Troisi. «Sì, una storia d’amore breve».

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La storia con Massimo Ciavarro

Ma un amore importante per Eleonora è stato sicuramente Massimo Ciavarro, padre di suo figlio Paolo. «Ci conosciamo sul set di Sapore di mare 2, io penso ad altro, la crisi con Angelo. A Forte dei Marmi in roulotte, bussa il regista ed entra con questo angelo, un putto, saltella da una gamba all'altra. Prima di uscire mi sussurra ahó io non te garantisco niente, le battute ecc. L’ho amato, nella sua paura di sbagliare. La nostra scena culto è pizza fredda e birra calda, mi fanno tutti la battuta. L’ho amato non da cotta, quasi da sorella, non che non ci fosse il sesso, ma l’affinità, era un’oasi di verità, semplicità, di valori basici, sani. Siamo stati insieme dieci anni, a un certo punto mancava il romanticismo. Dopo che ci siamo lasciati, poi abbiamo fatto una piccola casa di produzione insieme. Lui mi odia per questo, perché effettivamente non era più il tempo dell'artigianato artistico. E poi è sparito di punto in bianco, per sempre, dalla mia vita. Lo vedo ogni tanto perché è nonno, ci sentiamo pochissimo. È la sua natura, è tenebrosissimo». 

La vita da nonna

Poi Andrea De Carlo. «Era il ragazzo che avrei dovuto incontrare dopo Gabriele, un’affinità creativa pazzesca. E un modo di vivere semplice. Ci piaceva camminare decine di chilometri, parlando. Siamo stati tanto in Grecia coi bambini. Durata sei anni, ma lui con un piede dentro e uno sul pianerottolo. Ero divisa tra lui e i figli, non avevo tempo per me. Non c’era parità, ne ho sofferto». Ora a 70 anni fa la nonna Eleonora. Paolo Ciavarro e Clizia incorvaia hanno dato alla luce il piccolo gabriele nato lo scorso anno. E oggi? «Non ho un compagno. Anche perché secondo me, nonostante stia tutto cambiando molto velocemente, esiste una figura discriminata e non prevista del decreto Zan, che è la donna sopra i 60 anni. Una sessantenne non è una merce sul mercato dell’amore. Ci avete allungato la vita ma dobbiamo fare trent’anni da vedove»

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