Divorzio, arriva l'app per evitare i matrimoni sbagliati. Il test? Rispondete a queste domande

Divorzio, arriva l'app per evitare i matrimoni sbagliati. Il test? Rispondete a queste domande
di Francesca Pierantozzi
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Martedì 22 Dicembre 2020, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 08:20

Sapere se non funzionerà, si può. Capire in anticipo se il - presunto - colpo di fulmine, si concluderà in un - magari costoso, di sicuro doloroso - divorzio è possibile, di più: è un dovere. Parola della star di tutti i divorzisti, colei che rappresentò, tra gli altri, Carlo contro Diana, Paul McCartney contro Heather Mills, per non parlare di Liam Gallagher contro Nicole Appleton. L'inglese Fiona Shackleton, alias la Magnolia di acciaio, nonché Baronessa di Belgravia, l'avvocata più pagata d'Inghilterra quando si tratta di chiudere una storia, ha deciso di passare al «nemico»: mettere a disposizione dei giovani innamorati, potenziali futuri clienti, una app per capire subito se il partner scelto è quello giusto o porterà inesorabilmente al non lieto fine, alla rottura, e, cosa più terribile di tutte, alla causa di divorzio. Evitare di finire come Kramer contro Kramer si impara: questo l'esperienza ha insegnato a Fiona, la quale è felicemente sposata da 40 anni con Ian, padre delle sue due figlie. E per evitare errori fatali che possono costare molto cari (vedi le sue parcelle, dagli 800 ai 1400 euro l'ora) bisogna studiare fin da giovani.

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LO STUDIO
Aver osservato per decenni coppie in guerra, ha spinto Fiona a sponsorizzare una ricerca all'Università di Exeter (la stessa, tra l'altro, dove incontrò il suo Ian) sul tema delle relazioni e della felicità, o dell'infelicità, coniugale. I risultati possono sembrare banali. Perché finisce un amore? La risposta è sotto gli occhi di tutti, peccato che quando ci innamoriamo lo sguardo si confonda: aspettative irrealistiche e incompatibilità col partner.

C'è poco da fare, secondo lo studio universitario: inutile pensare che le cose cambieranno, meglio fidarsi subito dei dubbi e lasciar perdere. Nella sua App che sarà declinata anche come un corso da proporre nelle scuole l'avvocata Schackleton cerca soprattutto di far riflettere i giovanissimi, tentati dal «regolarizzare» con troppa precipitazione una relazione. Le domande brutali e un po' primarie della App possono servire a vedere le cose con più lucidità: «Perché volete sposarvi giovani: perché sognate il matrimonio in bianco? Per il sesso? Sognate il maschio alfa che vi coccolerà la sera? Che fareste se il vostro partner perde il lavoro?». Insomma, vuole dire Fiona alle nuove generazioni: pensateci bene, fatevi le domande giuste, se non volete finire davanti alla mia scrivania. E le domande giuste, sono per l'avvocata che si beccò un gavettone in testa dalla ex di McCartney al termine del processo, molto semplici: Io e il mio partner, siamo adatti uno all'altro? Abbiamo solide basi di amicizia? Desideriamo le stesse cose? Siamo in genere capaci di vedere il meglio dell'altro? «Nei miei 40 anni di carriera, di tutte le persone di cui ho seguito il divorzio, più del cinquanta per cento ha ammesso di aver sposato la persona sbagliata. Lo sapevano in fondo da subito, da prima di sposarsi o fin dai primissimi momenti insieme».


SALVARE IL RAPPORTO
Lady Shackleton, che è anche avvocato personale di William e Henry, ha tra l'altro rappresentato (e fatto vincere) un anno fa la principessa Haya di Giordania, in guerra contro l'ex marito, l'emiro di Dubai. Eppure, assicura, la prima cosa che dice ai suoi clienti, quasi tutti ricchissimi, e più o meno blasonati, è sempre la stessa: «avete provato a salvare il matrimonio? Siete sicuri di poter stabilire quanto vale poter leggere ogni sera le favole della buonanotte a vostro figlio?» E se qualcuno le chiede di descrivere il suo, di matrimonio lei lo fa con precisione chirurgica e l'apparente banalità che alla fine deve essere il segreto dell'amore eterno: «il nostro matrimonio funziona perché abbiamo entrambi una nostra attività, e soprattutto perché Ian è una persona buona. Io avevo il vantaggio di avere studiato il diritto del divorzio ben prima del mio matrimonio, avevo accumulato una bella esperienza e ho capito subito che tipo di persona fosse. Alla fine, quello che conta di più è avere accanto una persona con un buon carattere. Anzi, forse è proprio l'unica cosa che conta».
 

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