Darya Trepova, chi è l'ex commessa 26enne sospettata dell'omicidio di Tatarsky. Il messaggio all'amica: «Sono stata incastrata»

Il ministero degli interni russo ha inserito nella lista dei ricercati la donna di 26 anni sospettata di aver ucciso il propagandista di Putin Vladlen Tatarsky

Darya Trepova, chi è l'ex commessa 26enne sospettata dell'omicidio di Tatarsky. Il messaggio all'amica: «Sono stata incastrata»
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Lunedì 3 Aprile 2023, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 16:08

Arrestata la 26enne Darya Trepova. La donna è stata inserita nella lista dei ricercati dal ministero degli interni russo perché sospettata di aver ucciso il blogger filo-putiniano Vladlen Tatarsky: l'uomo è morto nell'esplosione di ieri in un bar di San Pietroburgo. La donna è stata ripresa dalle telecamere presenti fuori al locale: si vede Darya che porta, con entrambe le mani, un pacco all'interno del bar.

Al momento il bilancio dei feriti è salito a 32, con 10 in condizioni gravi.  Lo riporta Interfax sottolineando che la donna fosse già stata arrestata.

Su Ria Novosti si legge che: «la condizione di dieci vittime è grave, 16 sono sotto attenta osservazione e cinque persone sono fuori pericolo», afferma una nota del ministero.

Cosa è successo

Nel video emerso si nota Trepova che si dirige verso il caffè portando con sé una scatola contenente una statuetta che avrebbe contenuto 450 grammi di TNT. L'esplosione ha coinvolto 32 persone, ferendole, e  Vladen Tatarsky: il 40enne, convinto sostenitore di Putin e della sua invasione dell'Ucraina, stava parlando a un evento politico presso il caffè Street Food No 1 quando la bomba è esplosa accanto a lui, uccidendo il propagandista e ferendo altre 32 persone.

In risposta, gli investigatori russi avevano inserito oggi Trepova nella lista dei ricercati russi con il sospetto di aver ucciso Tatarsky dopo essere fuggita dalla scena del crimine.

 

 

Il giallo

Ma la trama si è ulteriormente infittita dopo che gli investigatori russi hanno dichiarato di aver identificato una seconda donna sospettata, Maria Yaran, 40 anni, come coinvolta nell'esplosione. Secondo quanto riferito, la donna è ricoverata in ospedale a San Pietroburgo in seguito all'attentato. 

Le immagini dall'interno del caffè sembrano mostrare Trepova che consegna a Tatarsky un pacco prima che torni al suo posto. «Tatarsky l'ha fermata e le ha chiesto di sedersi accanto a lui», ha dichiarato un testimone, aggiungendo che la donna ha detto di essere timida e di non volersi sedere troppo vicino. 

Trepova aveva un biglietto per un volo dall'aeroporto Pulkova di San Pietroburgo ieri sera, dopo l'esplosione, ma non si è presentata, riferisce Izvestia. La direzione del volo non è stata comunicata, ma si è ipotizzato che volesse raggiungere la Georgia attraverso la Turchia.

Prima dell'arresto, gli investigatori hanno perquisito l'appartamento di Trepova, ma la donna non era stata trovata, mentre la madre sarebbe stata prelevata dall'abitazione e portata in una stazione di polizia. 

Questo suggeriva che la donna era arrivata a San Pietroburgo da Mosca alla fine della scorsa settimana e aveva intenzione di volare all'estero - a Tbilisi, capitale della Georgia, via Istanbul. Trepova, ex commessa di San Pietroburgo, avrebbe fatto colazione con l'amica ieri. Dopo l'esplosione, Trepova avrebbe inviato un messaggio proprio all'amica dicendo: «Sarei potuta morire lì, avrei preferito morire lì, sono stata incastrata».

Il capo di Wagner Yevgeny Prigozhin ha ammesso di essere il proprietario del bar in cui l'esplosione ha ucciso Tatarsky: «Ho effettivamente ceduto il bar a un movimento patriottico chiamato Cyber Front Z», ha detto.

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