Daniele Scardina, le condizioni del pugile in coma: un dolore all'orecchio poi è crollato al suolo. Il promoter: «Nessuna avvisaglia di malori»

Alessandro Cherchi: "L'operazione​ di ieri sera è andata bene, stamattina alle 7 ci hanno confermato che il quadro era stabile, ma ora bisognerà aspettare le 48 ore canoniche per il risveglio"

Daniele Scardina, le condizioni del pugile in coma: un dolore all'orecchio poi è crollato al suolo. Il promoter: «Nessuna avvisaglia di malori»
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Mercoledì 1 Marzo 2023, 14:45

«Ieri Daniele si stava allenando come al solito, era in una sessione di sparring partner in preparazione per l'incontro del 24 marzo all'Allianz Cloud di Milano»: è quanto ha raccontato Alessandro Cherchi, promoter di Daniele «King Toretto» Scardina, il pugile 30enne che ora è in coma alla clinica Humanitas di Rozzano dopo aver avuto un malore a fine allenamento nella palestra «FitSquare» di Buccinasco (Milano). «Io non ero presente, ma ho ricevuto un video in cui lo si vede scendere dal ring senza problemi, dopo aver scambiato con un altro professionista di origini egiziane. Ride e scherza con gli altri, fa ancora un pò di 'vuotò (tecnica pugilistica senza un avversario, ndr) poi va via verso gli spogliatoi. Nessuna avvisaglia di malori. Per di più non era andato ko». A quel punto, secondo la ricostruzione dei presenti, Scardina ha accusato un dolore all'orecchio e poi è crollato al suolo. 

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L'intervento

«Ci hanno detto che l'operazione di ieri sera è andata bene, stamattina alle 7 ci hanno confermato che il quadro era stabile, ma ora bisognerà aspettare le 48 ore canoniche per il risveglio - continua - Fa parte del gioco, questo è uno sport in cui si prendono pugni in faccia, non si lancia una pallina.

Ma le cause possono essere tante, magari Daniele era stressato in questa fase della preparazione atletica. Ogni caso è a sé, non dobbiamo aspettarci ogni giorno un pugile in coma». Stamattina alla palestra di Buccinasco l'aria è cupa, i corsi di pugilato non sono ancora iniziati, ma in tanti conoscono Scardina, diventato un punto di riferimento umano e sportivo per molti ragazzi della zona. «Le palestre dove si praticano sport di contatto non sono luoghi di violenza ma isole per creare occasioni», commenta uno degli allenatori di cross fit mentre alcuni allievi si stanno già scaldando. Alle sue spalle un'intera parete di articoli e riconoscimenti per la palestra. 

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