Chi è Andrea Crisanti, il virologo senatore del Pd

Microbiologo di fama mondiale il dipartimento della difesa degli Usa ha finanziato il suo progetto di studio per sradicare il virus della malaria

Crisanti, chi è il virologo anti-Zaia
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Lunedì 2 Gennaio 2023, 18:43

Microbiologo di fama mondiale e senatore. Con la pandemia Andrea Crisanti è diventato un virologo star al pari di Matteo Bassetti e Massimo Galli ma ora il suo nome torna al centro della cronaca per l'indagine in corso sui tamponi rapidi in Veneto. Sarebbe proprio il suo il nome pronunciato in alcune dichiarazioni del governatore del Veneto Luca Zaia che in una telefonata intercettata avrebbe detto di voler portare l'esperto «allo schianto».

Andrea Crisanti, chi è il virologo anti-Zaia 

Nato a Roma il 14 settembre 1954, Crisanti si è laureato in medicina nel 1979 alla Sapienza, ha fatto un dottorato a Basilea e trascorso un periodo come ufficiale medico al centro Carabinieri paracadutisti Tuscania.

Poi l'attività di ricercatore all’Imperial College di Londra, dove ricopre presto posizioni apicali. Ha ricevuto un finanziamento da 50 milioni dalla Fondazione Bill e Melinda Gates e ha lavorato per il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti per un progetto di ricerca sul gene "drive" per eliminare la malaria (un virus che uccide 400mila persone all'anno).  Una ricerca da 100 milioni di dollari.   

In Italia ha insegnato all'università di Perugia e a Padova, dove nel 2019 viene messo a capo della Microbiologia. Pochi mesi dopo l'incarico scoppia il Covid ed è lui a firmare il primo studio al mondo per completezza di dati, l’indagine su Vo’, uno dei primi focolai in Italia. 

 

Lo scontro con Zaia

Lo scontro con Zaia arriva quasi subito con i primi mesi della pandemia e raggiungerà il culmine quando Crisanti presenterà in Procura un esposto sull'ampio uso di tamponi rapidi da parte della Regione Veneto. Questo tipo di tamponi, secondo il virologo sarebbero infatti poco efficaci ccon ampi margini di errore e causerebbero problemi nel controllo della pandemia. Durante l'inchiesta sono emerse intercettazioni telefoniche in cui Luca Zaia parlerebbe di portare l'esperto «allo schianto». L'indagine ora si allarga perchè nelle intercettazioni si fa riferimento anche a nomi di docenti dell'università di Padova. L'esperto, che dopo le elezioni del 25 settembre è anche senatore del PD ha comunicato oggi la volontà di lasciare la sua cattedra all'università.  

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