Claudio Marchisio riceve il premio Sport e diritti umani 2021 di Amnesty International Italia e Sport4Society

Claudio Marchisio riceve il premio Sport e diritti umani 2021 di Amnesty International Italia e Sport4Society
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Sabato 12 Giugno 2021, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 15:33

Il premio “Sport e diritti umani” 2021, promosso da Amnesty International Italia e Sport4Society, è stato conferito a Claudio Marchisio, presente oggi alla cerimonia di premiazione presso l’Hotel Cristoforo Colombo a Roma, nell’ambito della XXXVI Assemblea generale dell’Associazione. Il presidente della giuria, Riccardo Cucchi, voce storica del programma radiofonico “Tutto il calcio minuto per minuto”, ha ricordato la motivazione del premio a Claudio Marchisio “per il suo impegno costante nell’esprimere sempre con chiarezza il suo pensiero su temi sensibili. Perché ha saputo richiamare l’attenzione di tifosi e appassionati su tematiche sociali importanti, come ad esempio le tragedie in mare legate ai flussi migratori, il rispetto dei diritti umani e il ruolo del calcio come portatore di valori. Il tutto è stato fatto principalmente tramite i suoi canali social, utilizzati come strumento di comunicazione e come veicolo di messaggi volti a sensibilizzare le tante persone che lo seguono”.

Claudio Marchisio ha commentato: “Sono molto lusingato di ricevere questo premio, che per me è importante come uno scudetto, soprattutto per l’impegno messo dentro e fuori dal campo. Questo premio non va soltanto a me, ma a tutte quelle persone che, anche in futuro, avranno la voglia e la passione per dire la propria sia nello sport che al di fuori”. Tra le candidature, la giuria ha voluto esprimere due menzioni speciali alla pallavolista Lara Lugli e allo Zebre Rugby Club di Parma. Lara Lugli ha saputo dar voce ai propri diritti, denunciando la sua società per averla citata per danni perché rimasta incinta.

La sua denuncia ha spinto la squadra a ritirare la causa ed è servita a illuminare l’assenza di diritti fondamentali per molte atlete e molti atleti. Le sue parole richiamano con forza il mondo dello sport e le istituzioni a provvedimenti urgenti per assicurare agli sportivi gli stessi diritti garantiti ad altre lavoratrici e lavoratori. Un atto di coraggio per la conquista di diritti per tutte le ‘Lara Lugli’ dello sport italiano. Ha ritirato il riconoscimento Luisa Rizzitelli dell’Associazione Assist.

Lo Zebre Rugby Club di Parma è una squadra consapevole del proprio ruolo pubblico, pronta a schierarsi in favore dei diritti e per l’inclusione. Dopo il calendario contro l’omofobia e altre iniziative solidali, la squadra ha aderito alla campagna “Libertà per Patrick Zaki”, esponendo striscioni nello stadio Lanfranchi di Parma e invitando i tifosi ad aderire all’appello di Amnesty International per la scarcerazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna. Ulteriori informazioni Il premio “Sport e diritti umani” viene assegnato da una giuria specializzata a un/una atleta, società od organizzazione sportiva che per una sua scelta di vita, per un atto o un gesto simbolico o concreto di grande significato, un’idea creativa sportivamente e socialmente utile o qualsiasi altra iniziativa in favore dei diritti umani, abbia espresso una visione che merita il riconoscimento e la segnalazione all’opinione pubblica. Le precedenti edizioni del premio sono state assegnate a Pietro Aradori e al Pescara Calcio.

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