Claudia Gerini: «Festeggio 50 anni da regista. Sono single e mai stata no vax»

Claudia Gerini: «Festeggio 50 anni da regista. Sono single e mai stata no vax»
di Gloria Satta
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Martedì 28 Settembre 2021, 07:11

Per i 50 anni, che compirà il 18 dicembre, Claudia Gerini ha deciso di farsi un regalo speciale, «una bomba» dice lei: il debutto nella regia. L'11 ottobre l'attrice comincerà a Roma le riprese di Tapis Roulant, l'opera prima di cui è anche protagonista nel ruolo di una psicologa sempre collegata telematicamente con i pazienti ma autoreclusa in casa dove corre senza sosta sul tappeto elettronico.
«Sono emozionatissima», assicura mentre sul web impazza il video da lei interpretato in coppia con l'ex partner Carlo Verdone per il singolo Domenica dei Tiromancino, la band dell'ex compagno Federico Zampaglione. È un anno frenetico, questo 2021: Claudia ha in uscita sei film e uno di questi, la commedia agrodolce Sulla giostra di Giorgia Cecere, è passato al BiF&st di Bari prima di sbarcare in sala il 30 settembre.

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L'attrice fa una produttrice cinematografica aggressiva e temutissima che viene spedita dalla madre nelle Puglie a cacciare l'anziana governante dalla casa di famiglia, appena messa in vendita. Tra le due donne agli antipodi (l'altra è la grande Lucia Sardo) scatta un duello senza esclusione di colpi ma dall'esito non scontato.


C'è qualcosa di suo nel personaggio che interpreta?
«Nemmeno per sogno. Ho messo da parte la mia empatia e l'atteggiamento solare che ho nella realtà per diventare una donna che va di corsa, risolve i problemi, indossa una corazza destinata però a creparsi quando deve staccarsi dalla casa d'infanzia, dal passato, dal figlio che cresce. La vita è un insieme di separazioni, tutte traumatiche».


Lei come ha affrontato le sue?
«Anche quando mi sono separata dagli uomini che hanno contato, non mi sono mai chiusa in me stessa. Ho sempre guardato avanti e, aiutata dal mio senso pratico, ho pensato al futuro mettendo in campo dei progetti».


Sei film in uscita, un paio in prospettiva tra cui The Maestro di Roland Joffé: non sarà un po' troppo?
«Ho lavorato tanto nel 2020 e ora le uscite si sono accumulate.

Ma se guardo indietro, sono felice del mio percorso perché la qualità è cresciuta. E posso darmi una pacca sulle spalle».

 


Aveva annunciato il debutto come produttrice, com'è finita a fare la regia di Tapis Roulant?
«Non è stata una decisione programmata. Durante una riunione con il produttore Stefano Bethlen e l'autore del soggetto Antonio Baiocco, ci siamo chiesti chi potesse dirigere il film. Questo no perché costa troppo, quell'altro nemmeno perché ha troppi impegni... Allora sono saltata in piedi e ho esclamato: lo faccio io! E ho deciso di metterci anche una parte dei soldi».


Preoccupata, agitata, impaurita?
«Fino a un certo punto. Penso di riuscire nell'impresa perché mi farò guidare dall'istinto e dalla mia concretezza. Sono cresciuta nel cinema, il set è il mio ambiente. Non mi fa nessuna paura».


Con che spirito si avvicina al fatidico compleanno n. 50?
«Penso che sarà una bella botta, ma conto di affrontarlo con l'ironia e il sorriso. Compiere i 50 è un giro di boa per tutti, soprattutto per chi fa il mio mestiere. Ma sento che ho ancora tanto da esprimere e sono sicura che non è l'età a definire una persona, ma quello che è e che fa».


Le donne, nel cinema, stanno raggiungendo la parità?
«All'Oscar, a Cannes, a Venezia hanno vinto delle registe: ottimo segnale, le donne hanno imboccato un cammino irreversibile. Anche nei settori tecnici. Indietro non si torna».


C'è l'amore oggi nella sua vita?
«No. Ma pur essendo nata per stare in coppia, la libertà attuale l'ho cercata. In questo momento, con tutto quello che ho da fare, non potrei avere condizionamenti».


Nei mesi scorsi si era detta «preoccupata» di fare il vaccino, si è poi immunizzata contro il Covid 19?
«No ma perché il virus l'ho preso, per fortuna in forma lieve, e ho sviluppato gli anticorpi. I miei dubbi derivavano solo dal fatto che sono un soggetto ad alto rischio trombotico. Non ho nulla contro il vaccino, tant'è vero che l'ho fatto somministrare a mia figlia. Non voglio passare per una no-vax».

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