Globo d'oro, a Carlo Verdone il premio alla carriera

Le eccellenze del cinema italiano selezionate dall’Associazione della Stampa Estera in Italia

Globo d'oro, a Carlo Verdone il premio alla carriera
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Lunedì 1 Agosto 2022, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 23:49

Sta per tornare uno degli appuntamenti più attesi nella Capitale, il premio cinematografico tra i più antichi e longevi in Italia, il Globo d’Oro, organizzato dall’Associazione Stampa Estera in Italia per premiare il valore e il merito di registi, attori, attrici e produttori italiani. La giuria, composta da più di 40 corrispondenti per la stampa estera dall’Italia insieme ai direttori artistici Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, ha scelto in questi giorni i finalisti della sessantaduesima edizione, che verranno premiati la sera del 4 ottobre 2022 nella suggestiva cornice dell’Auditorium Parco della Musica. «Il cinema è una finestra su mondi possibili - come lo descrive Claudio Lavanga, Direttore Artistico e corrispondente di NBC NEWS - ed è stato lasciando aperta questa finestra e dando spazio all’immaginifica magica dimensione del grande schermo che i giurati hanno selezionato le terne finaliste».

In gara a contendersi il premio per il Miglior Film quest’anno saranno l’Arminuta di Giuseppe Bonito, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, e Qui rido io di Mario Martone; questi ultimi due in gara anche per la categoria Migliore Regia insieme al film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.

Per la Migliore Opera Prima troviamo, invece, Piccolo corpo di Laura Samani, Una femmina di Francesco Costabile, e Californie diretto dai registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.

E buonanotte, Marilyn ha gli occhi neri, E noi come stronzi rimanemmo a guardare sono in lizza per la Miglior Commedia; mentre le serie TV finaliste sono Strappare lungo i bordi, la serie tv animata scritta e diretta da Zerocalcare, Diavoli e Il Re. Per le categorie riservate agli interpreti, invece, nella sezione premio per la Miglior Attrice troviamo in gara Lina Siciliano, volto esordiente in Una Femmina, Anna Ferraiolli per I fratelli de Filippo, e Vanessa Scalera per L’Arminuta. Mentre i tre finalisti per la categoria maschile sono Silvio Orlando protagonista di Ariaferma, Toni Servillo scelto per la sua interpretazione in Qui rido io, e Pierfrancesco Favino per Nostalgia. A loro si unisce la Giovane Promessa che quest’anno vedrà contendersi Sofia Fiore de L’Arminuta, Luca Vergoni de La scuola cattolica e Filippo Scotti in È stata la mano di Dio.

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Il premio alla carriera 

Ed è Carlo Verdone - uno degli attori e dei registi più prolifici, simpatici e attenti al racconto ironico e tagliente dell’Italia e degli italiani - a vincere il Premio alla Carriera. Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora la giuria ha selezionato Nicola Piovani per le musiche de I fratelli de Filippo, Pasquale Scialò per Ariaferma e Sergio Bruni per Qui rido io. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d'Oro Simone d’Arcangelo per Re Granchio, Luca Bigazzi per Ariaferma, e Renato Berta per Qui rido io; chiude la serie il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Sergio Rubini, Angelo Pasquini e Carla Cavalluzzi per I fratelli de Filippo, Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella per Ariaferma, e Paolo Sorrentino per È stata la mano di Dio.

Il Gran Premio della Stampa Estera, che premia personaggi o istituzioni impegnate a diffondere la Cultura italiana attraverso l’arte del Cinema, verrà assegnato alla Cineteca di Bologna; mentre il Premio Italiani nel Mondo, un riconoscimento speciale a chi si è distinto in un’opera cinematografica su una realtà non italiana, andrà al film del regista italo-irakeno Haider Rashid, Europa. Chiudono la ricca serie di riconoscimenti la sezione Documentari, con la terna finalista composta da Ennio di Giuseppe Tornatore, Corpo a corpo di Maria Iovine e Marta. Il delitto della Sapienza diretto da Simone Manetti; e infine quella dei Cortometraggi con La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo di Paolo Bonfaini, Irene Cotroneo e Davide Morando, Fiori di Kristian Xipolias e Venti minuti di Daniele Esposito.

«Finalmente, dopo questi lunghi anni di pandemia, il Cinema ha ritrovato la dimensione del grande pubblico - commenta Alina Trabattoni, Direttore Artistico e giornalista di Eurovision - Una dimensione che mancava anche a noi, incontrare nuovamente gli autori, i protagonisti, i maestri delle musiche e delle fotografie è stato per noi un ritorno alla vita. È stato un onore e un privilegio poter visionare e commentare queste opere uniche e, dobbiamo ammettere, selezionare le terne è stata davvero un’ardua impresa, la scelta per tutti noi si è fatta complicata per la straordinaria quantità e qualità dei film in concorso. Speriamo di aver svolto al meglio il nostro compito».

A valutarli è stata infatti una rosa di corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, incluse Grecia, Australia, Germania, Albania, Svizzera, San Marino, Giappone, Romania, Svezia, Francia, Turchia, Inghilterra, Olanda, Cile, Bulgaria, U.S.A., Russia, Venezuela, Moldavia, Spagna. Le giurie dei lungometraggi, documentari, cortometraggi e Serie TV sono composte ogni anno da membri dell’Associazione, i quali si offrono di visionarli nel corso dell’anno, su base volontaria. Il Comitato Cinema 2022 è composto da Claudio Lavanga (Direttore Artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (Direttore Artistico) Eurovision, Svizzera; Maarten van Aalderen De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Ewout Kieckens, Reformatorisch Dagblad, Olanda; Antonino Galofaro Le Temps (Responsabile Lungometraggi), Svizzera; Praxilla Trabattoni (Responsabile Sezione Documentario) Eurovision e People Magazine, Svizzera; e Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) ITAR-TASS, Russia.

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