Can Yaman testimonial della Giornata Mondiale dell'igiene delle mani con il Policlinico Umberto I

Can Yaman testimonial della giornata Mondiale dell'igiene delle mani al Policlinico Umberto I
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 18:29

Can Yaman aderisce alla Giornata Mondiale dell'igiene delle mani promossa dall'Organizzazione mondiale della Sanità. Un evento per ricordare l’importanza di questo gesto semplice, ma essenziale, nella prevenzione delle infezioni trasmissibili, soprattutto negli ambienti ospedalieri e di cura. «Pulisci le tue mani: un piccolo gesto di attenzione può salvare una vita, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria mondiale» sottolinea con forza l’attore turco, testimonial d’eccezione di questa giornata al fianco di Fabrizio d’Alba, Direttore Generale del Policlinico Umberto I.

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Il messaggio della giornata istituita nel 2005 e fissata al 5 maggio è semplice: "SAVE LIVES: Clean Your Hands (SALVA VITE: Pulisci le tue mani)".
«Un messaggio forte che dal Policlinico Umberto I - dichiara Fabrizio d’Alba, direttore generale - vogliamo rilanciare con tutta la forza e l’energia che questa struttura contiene.

E questo anche grazie a Can Yaman, “testimone d’eccezione” che ha accettato di supportare l’Umberto I a cominciare da questa iniziativa salvavita».

«Nella comunità e soprattutto in ambito assistenziale, lavarsi le mani correttamente impedisce la trasmissione dei microrganismi responsabili di molte malattie infettive, da quelle più frequenti come l’influenza e il raffreddore, a quelle più severe come le infezioni correlate all’assistenza», spiega Alberto Deales, direttore sanitario.

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«Durante l’emergenza pandemica - aggiunge il direttore sanitario - è ancor più di cruciale importanza lavarsi correttamente le mani a casa, nei luoghi di cura, in comunità, in ospedale per ridurre la possibilità di trasmissione soprattutto in ospedale dove “lava le mani correttamente “ è imperativo categorico prima del contatto con il paziente, prima di eseguire una manovra asettica, dopo l’esposizione a un liquido biologico e dopo il contatto con gli oggetti o l’ambiente che sta attorno al paziente».

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