È il 78esimo "superyacht" più grande al mondo. Il suo valore, secondo l'ex proprietario Flavio Briatore - ma pure secondo una perizia del tribunale di Genova - ammonta ad almeno 20 milioni di euro. Eppure è stato venduto all'asta per meno della metà: 7 milioni. Ed ecco che Briatore ora chiede i danni. Presentando un conto salato alle casse pubbliche: 12 milioni di euro, a titolo di atto di compensazione.
Twiga, ecco quanto vale il locale di Briatore e Santanché: incassi da oltre 4 milioni di euro
Caso Force Blue, la contesa
Va avanti da 12 anni la contesa sul Force Blue, lo yacht da 63 metri varato nel 2002 e acquistato dall'ex manager di Formula 1.
All'accusa seguono due condanne, sia in primo che in secondo grado. Motivo per cui lo yacht viene definitivamente confiscato e venduto all'asta. Ad acquistarlo, l'amico Bernie Ecclestone, per la "modica" cifra di 7,4 milioni di euro. Nel frattempo, però, l'iter processuale a carico di Briatore va avanti. Nel 2018, ecco il primo punto segnato dal patron del Twiga: la Cassazione annulla la sentenza di condanna in appello e ordina un nuovo processo a Genova (dal momento che l'imbarcazione era stata sequestrata a largo di La Spezia). Quattro anni dopo, lo scorso gennaio, Briatore è definitivamente assolto dalle accuse perché "il fatto non costituisce reato".
Ed ecco che la contesa sui proventi dello yacht è entrata nel vivo. Perché se Briatore ha già incassato i proventi della vendita del suo natante, ora chiede altri 12 milioni di euro. Dal momento che in base a una perizia redatta dal tribunale di Genova il valore dell'imbarcazione ammontava a oltre il doppio, circa 20 milioni. «Inaccettabile che la barca sia stata venduta prima che si arrivasse a sentenza definitiva», lamentano i legali di Briatore. Ma tant'è: i costi di manutenzione dello yacht, per le casse pubbliche, erano troppo alti. E ora il patron del Twiga chiede i danni. Con tanto di interessi.
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