MILANO

Berlusconi chiede di andare a casa. Come sta? Zangrillo: «Patologia grave, ma lui risponde bene alle terapie»

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Silvio Berlusconi, come sta? Condizioni stabili, terza notte in terapia intensiva. Barelli: FI? Nessun congresso

Silvio Berlusconi chiede di andare a casa

Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano da mercoledì scorso, nonostante le sue condizioni siano stabili e persista in particolare il problema dell'infezione polmonare, chiede già di andare a casa. È quanto apprende l'ANSA da fonti sanitarie.

Zangrillo lascia l'ospedale

Alberto Zangrillo, responsabile del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva del San Raffaele di Milano e medico personale di Silvio Berlusconi, ha da poco lasciato l'ospedale dove è ricoverato il presidente di Forza Italia. Per il Cavaliere questa è la quarta notte in terapia intensiva.

Berlusconi verso quarta notte in terapia intensiva

Silvio Berlusconi si appresta a trascorrere la quarta notte nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele, dove è stato ricoverato mercoledì per un'infezione polmonare, in un quadro di leucemia mielomonocitica cronica. Il suo medico di fiducia, il professor Alberto Zangrillo, ha da poco lasciato l'ospedale. Questo pomeriggio il responsabile di anestesia e terapia intensiva, aveva informato i cronisti sulle condizioni dell'ex premier, che «anche davanti a una patologia grave, in una situazione veramente difficile, sta rispondendo bene alle terapie». Tuttavia il professor Zangrillo ha evitato di sbilanciarsi: «Non sono ottimista né pessimista, l'obiettivo è risolvere il quadro patologico. Non voglio assolutamente addentrarmi in nessuna previsione, perché non sarebbe serio».

La giornata di Berlusconi

Rompe il silenzio Alberto Zangrillo, nel quarto giorno di ricovero di Silvio Berlusconi, per assicurare che l'ex premier «risponde bene alle terapie». Prevale dunque l'ottimismo, ma è prudente il medico personale del Cavaliere e primario della terapia intensiva al San Raffaele di Milano, che ribadisce comunque che siamo di fronte a una «situazione veramente difficile» e «davanti a una patologia grave». Un quadro che sembrerebbe non essere preso in considerazione dallo stesso Berlusconi che, da quanto apprende l'ANSA da fonti sanitarie, avrebbe già chiesto di tornare a casa. Un segnale, nonostante persista, in particolare, l'infezione polmonare che lo ha costretto alla degenza dallo scorso 5 aprile, che se non altro fa registrare una forte volontà di recupero. A confermarlo è il suo storico braccio destro, Gianni Letta, che oggi lo è andato a trovare per la prima volta: «L'ho visto meglio di quanto pensassi» dice, lui che le parole le pesa una ad una, invitando poi i cronisti a fare al Cavaliere «un augurio di Pasqua perché la strada della rinascita, se non della resurrezione, è imboccata». Dal punto di vista terapeutico, spiega invece il primario del San Raffaele, in atto c'è una «strategia molto precisa e mirata» che segue le linee guida, tesa alla «risoluzione del quadro clinico patologico». Zangrillo torna a commentare - malcelando un piccato disappunto - quanto in questi giorni si legge su stampa e social: ovvero ricostruzioni «assolutamente fantasiose che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono». E di ricostruzioni e insinuazioni si lamenta anche la famiglia del Cavaliere. In un clima che sembrerebbe più disteso, chi è vicino ai figli e alla compagna del presidente di Forza Italia, ha infatti tenuto a ribadire che, sia sul piano politico che su quello delle attività economiche, le «presunte indiscrezioni e insinuazioni su contraddittori e fantasiosi scenari, progetti, disegni o intenzioni» sono «prive di ogni fondamento»: anzi, Berlusconi «pur nei limiti imposti dall'attuale situazione clinica e dalle terapie in corso, continua a seguire con attenzione i vari dossier di cui si occupa». È perentorio anche il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli che mette a tacere il cicaleggio politico: «Non ci sono congressi in vista, né scissioni», scandisce. Persino la capogruppo azzurra in Senato Licia Ronzulli, che finora aveva scelto il silenzio, precisa oggi che «retroscena fantasiosi, letteralmente inventati, non corrispondono minimamente alla realtà». Per la senatrice «Forza Italia è Berlusconi e lo sarà sempre». Intanto già si ipotizza una riapparizione in pubblico del presidente di Fi in occasione di un grande evento del partito in programma il 5 e il 6 maggio a Milano. L'ambiente azzurro, dopo la grande paura, sembra prendere coraggio e, nonostante la cautela di Zangrillo, si sbilancia con rassicurazioni. Il primo a spiegare che le condizioni del Cavaliere «fanno ben sperare» è lo stesso Barelli anche se, osserva, trattandosi di «un ragazzo di una certa età la prudenza è ovvia». Poco dopo il ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, parla di una buona reazione alle cure, pur senza sottovalutare i rischi della malattia: «Sono tutti ottimisti e confidano nel suo coraggio e nella sua forza». E a mettere il sugello sull'ottimismo che torna ad affacciarsi dalle parti della famiglia e di Forza Italia ci pensano il figlio Luigi («sta meglio», dice lasciando l'ospedale) e il fedelissimo Letta: tornerà in campo? «Assolutamente sì», del resto «lo conoscete» dichiara ai cronisti all'uscita.

Marina, Pier Silvio e Confalonieri lasciano l'ospedale

Marina e Pier Silvio Berlusconi, i primi due figli del presidente di Forza Italia, hanno lasciato pochi minuti fa l'ospedale San Raffaele di Milano, dove il padre è ricoverato in terapia intensiva da mercoledì. I due, dopo una visita di circa un'ora, sono usciti a breve distanza l'uno dall'altro dall'ingresso carrabile di via Olgettina 60, senza rilasciare dichiarazioni. Poco dopo ha lasciato l'ospedale, dalla stessa uscita, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri.

L'ematologo: mai detto che Berlusconi non potrà tornare in politica

«Non ho mai detto che Silvio Berlusconi non potrà più rientrare in politica e mi dispiace che si vogliano interpretare le mie parole sul piano politico, perché io proprio di politica non mi interesso. Il mio era un commento scientifico a titolo personale, non un commento di parte né fazioso». Lo ha detto all'ANSA Livio Pagano, direttore dell'Unità operativa complessa di Ematologia geriatrica ed Emopatie rare del Policlinico Gemelli di Roma e professore associato di Ematologia all'Università Cattolica, dopo le polemiche sollevate dall'intervista pubblicata oggi su La Stampa e commentata da Alberto Zangrillo, medico personale del leader di Forza Italia. «Non sono entrato nel merito del futuro di Berlusconi in politica - puntualizza Pagano - ho solo detto che, solitamente, una patologia del genere indebolisce, ma non mi riferivo nello specifico al fatto che lui rientri o meno in politica». «Mi dispiace - aggiunge - che sia stato travisato il mio pensiero a me era stata chiesta un'intervista relativa in generale a che cos'è la patologia di cui Silvio Berlusconi soffre, a come si comporta in generale la malattia e a quali sono i rischi di una patologia del genere in un paziente anziano. Non mi è stato chiesto di entrare nel merito del caso specifico di Berlusconi, anche perché io non conosco il paziente e le sue condizioni precise». Pagano precisa che l'ex premier «è sicuramente trattato nel migliore dei modi» da Alberto Zangrillo, responsabile del Dipartimento di Anestesia e Terapia intensiva, e da Fabio Ciceri, primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia del San Raffaele. «A lui ho già scritto per chiarirmi», sottolinea Pagano. L'augurio di Pagano è «che Berlusconi possa innanzitutto tornare a casa e quindi riprendersi perfettamente. Infine rivolgo un augurio ai colleghi, perché possano continuare il loro lavoro tranquillamente».

Fonti FI: «Indiscrezioni su scenari sono infondate»

«Presunte indiscrezioni e insinuazioni prive di ogni fondamento»: cosi vengono giudicate, secondo quanto risulta alle persone più vicine alla famiglia Berlusconi, le ricostruzioni che circolano in questi giorni «su contraddittori e fantasiosi scenari, progetti, disegni o intenzioni, sia sul piano politico che su quello delle attività economiche». Come risulta all'ANSA, il presidente Silvio Berlusconi, sempre secondo le stesse fonti, «pur nei limiti imposti dall'attuale situazione clinica e dalle terapie in corso, continua a seguire con attenzione i vari dossier di cui si occupa».

Le persone più vicine alla famiglia di Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì 5 aprile nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele per curare una infezione polmonare, stanno dunque raccogliendo dalla stessa famiglia, «assieme all'atteggiamento fiducioso con cui si segue l'evoluzione delle sue condizioni di salute, il crescente disappunto nel ritrovare sugli organi di informazione i più disparati, contraddittori e fantasiosi scenari, progetti, disegni o intenzioni, sia sul piano politico che su quello delle attività economiche». «Tutte presunte indiscrezioni e insinuazioni prive di ogni fondamento» che, secondo chi è più vicino alla famiglia, «risultano ancora più assurde dal momento che il presidente Silvio Berlusconi, pur nei limiti imposti dall'attuale situazione clinica e dalle terapie in corso, continua a seguire con attenzione i vari dossier di cui si occupa».

 

 

Zangrilli ai cronisti: «Andate a casa, oggi non succede più nulla»

«Dopo che vi ho parlato, andatevene veramente tutti a casa a festeggiare la Pasqua come merita di essere festeggiata. Non state più qua, perché non succederà più nulla oggi». È l'invito che Alberto Zangrillo ha rivolto ai giornalisti assiepati davanti all'ingresso dell'ospedale San Raffaele di Milano, dove il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è ricoverato nella terapia intensiva diretta da Zangrillo, suo medico personale. «Non faremo nessun comunicato, non accadrà più nulla», ha ripetuto entrando nella struttura.

Pier Silvio e Marina Berlusconi in ospedale

Soltanto pochi minuti dopo la figlia Marina, anche Pier Silvio Berlusconi è arrivato all'ospedale San Raffaele di Milano per fare visita al padre, ricoverato da mercoledì scorso nel reparto di terapia intensiva.

Il secondogenito, venuto a sua volta in visita dall'ex premier per il quarto giorno consecutivo, è entrato nella struttura dall'ingresso di via Olgettina 60.

Zangrillo: «Sono sereno, situazione difficile ma risponde a terapie»

«È evidente che sono sereno, primariamente perché stiamo facendo del nostro meglio. E sono sereno perché ho davanti un paziente che è anche un grande amico per me. Non posso negare che c'è anche un grande coinvolgimento personale, ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio e quindi anche davanti a una patologia grave, in una situazione veramente difficile, lui sta rispondendo bene alle terapie». Lo ha dichiarato Alberto Zangrillo, responsabile della terapia intensiva del San Raffaele di Milano dove è ricoverato Silvio Berlusconi, e medico personale del leader di Forza Italia, entrando in ospedale.

 

 

Luigi Berlusconi: «Sta meglio»

«Sta meglio, grazie». Lo ha detto pochi minuti fa ai cronisti Luigi Berlusconi, parlando da dentro l'auto a chi gli chiedeva come stesse il padre Silvio, mentre lasciva in macchina l'ospedale San Raffaele dopo una visita durata circa due ore e mezza.

Berlusconi chiede di tornare a casa

Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano da mercoledì scorso, nonostante le sue condizioni siano stabili e persista in particolare il problema dell'infezione polmonare, chiede già di andare a casa. È quanto apprende l'Aansa da fonti sanitarie.

Letta: "Ho trovato Berlusconi meglio di quanto pensassi"

Silvio Berlusconi «l'ho visitato in terapia intensiva, abbiamo parlato e l'ho trovato meglio di quanto pensassi». Lo ha detto Gianni Letta, lasciando il San Raffaele dopo una visita di circa un'ora. «Gli possiamo fare un augurio di Pasqua - ha aggiunto - perché la strada della rinascita, se non della resurrezione, è imboccata».

Tajani: reagisce bene, ma non sottovalutare i rischi

«Berlusconi sta reagendo bene alle cura, ma non bisogna sottovalutare i rischi della malattia quindi è giusto che sia sotto controllo dei medici». Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia, intervenendo a Rai News 24

Barelli: risponde alle cure, notte trascorsa tranquilla

«Questa mattina ho sentito alcuni famigliari, la notte è trascorsa tranquilla, il presidente Berlusconi risponde alle terapie, questo è molto importante e fa ben sperare. Ovviamente, si tratta di una persona, di un politico, di un imprenditore che non si è risparmiato nella vita, è un ragazzo di una certa età quindi la prudenza è ovvia». Lo ha detto Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, a Coffee Break su La7

Il fratello Paolo al San Raffaele

Anche oggi, per il quarto giorno consecutivo, Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, è arrivato al San Raffaele per far visita all'ex premier ricoverato in terapia intensiva da mercoledì mattina

Nessun bollettino medico previsto per oggi

 Anche oggi non è previsto alcun bollettino sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì nella terapia intensiva del San Raffaele. Lo si apprende da ambienti ospedalieri.

Terza notte in terapia intensiva

Terza notte in ospedale per Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì scorso in terapia intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano a seguito di un'infezione polmonare. Il leader di Forza Italia, portatore di leucemia mielomonocitica cronica, anche ieri ha ricevuto la visita dei familiari e di alcuni amici di lunga data, che hanno rassicurato sulle sue condizioni dicendosi «fiduciosi» mentre resta accanto al Cavaliere la sua compagna, Marta Fascina. Questa mattina, intanto, poco dopo le 8.30, è arrivato in ospedale il suo medico di fiducia, Alberto Zangrillo, senza rilasciare dichiarazioni. Si resta in attesa di capire se nel corso della giornata verrà diramato un bollettino medico sulle condizioni dell'ex premier.

Barelli: FI? Nessun congresso in vista

«Nessuno in FI ha parlato di congressi. Siamo tutti concentrati sullo stato di salute del nostro presidente e se c'è qualcuno che fa girare queste voci non lo fa certo per attenzione verso FI e benché mai nei riguardi di Berlusconi», Così Paolo Barelli, capogruppo di Fi alla Camera, al Corriere. «Solo poche ore fa il presidente mi ha intrattenuto sull'organizzazione del partito e sui temi che devono caratterizzare il nostro pieno sostegno al governo Meloni. Con queste premesse, parlare di futuro è improprio, perché Fi sta già nel futuro». Ma un partito repubblicano, che magari veda assieme FI e FdI è possibile? «In vista delle Europee il centrodestra italiano di governo dovrà porsi l'obiettivo di far vincere il centrodestra anche alla guida d'Europa». Lei è nel cerchio di 'poterè di Fi: teme scissioni? «Non c'è nessun cerchio di potere. Non siamo nella saga del Signore degli anelli. La gente si annoia a leggere i retroscena sui cambiamenti interni, per i nostri elettori conta vedere che un partito funziona. Il presidente Berlusconi ha puntato su un rinnovamento che secondo lui darà una resa migliore, per fare più gol possibili. Non vedo quindi alcun motivo politico per scissioni o defezioni».

Silvio Berlusconi rimane in terapia intensiva e la sua situazione resta stabile, sia pure nella gravità delle condizioni generali, con un leggero miglioramento della situazione per quanto riguarda l'infezione polmonare. La seconda notte del Cavaliere al San Raffaele, secondo quanto riportato in ambienti ospedalieri, è stata «tranquilla» con l'ex premier che reagisce bene alle cure a cui è sottoposto. L'attenzione dei medici rimane sempre alta sull' infezione all'apparato respiratorio.

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