Balotelli e Montella, lite choc in campo: colpa di una frase di troppo, ecco cosa è successo

La situazione è esplosa alla fine della partita di ieri contro l'Umraniyespor

Balotelli e Montella, lite choc in campo: colpa di una frase di troppo, ecco cosa è successo
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Domenica 28 Agosto 2022, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 05:14

Mario Balotelli e Vincenzo Montella, tensione in campo: si aggiunge un altro nome alla lunga lista di allenatori che nel curriculum hanno almeno una lite o un'incomprensione con SuperMario. Come il suo mentore Roberto Mancini, protagonista di un memore battibecco ai tempi del Manchester City dopo una rabona di troppo durante un'amichevole, anche l'ex bomber della Roma (oggi allenatore) si aggiunge all'elenco: eppure la scorsa stagione, con 18 gol in 31 presenze in Turchia all'Adana Demirspor proprio alla corte dell'ex Aeroplanino, aveva fatto sperare in una rinascita di SuperMario. E invece anche quest'anno Balotelli potrebbe cambiare squadra, specie dopo l'arrivo di Dzyuba, bomber russo che non ha alcuna intenzione di rimanere in panchina.

 

La situazione è esplosa alla fine della partita di ieri contro l'Umraniyespor, nonostante la vittoria per 1-0 e il momentaneo secondo posto in classifica: mentre giocatori e allenatori salutano gli arbitri dopo il fischio finale, Balotelli dice qualcosa a Montella, che prima si gira verso di lui e sbraccia rispondendo in malo modo, poi gli si avvicina e cerca lo scontro fisico.

Cosa si siano detti per far arrabbiare così tanto Montella, non è chiaro, ma la frase di troppo deve essere stata davvero pesante.

Montella, come detto, non è certo il primo allenatore ad avere problemi con Mario: dopo gli esordi con Mancini (con cui litigò tempo dopo, al City), all'Inter arrivarono le prime liti con Mourinho e i compagni, che portarono alla cessione in Premier League.

Non solo Gomez: da Balotelli a Bonucci, quando la lite porta alla cessione

Poi la parentesi al Milan, il rapporto non idilliaco con Allegri prima e Seedorf poi, la nuova cessione al Liverpool dove tra Rodgers e Klopp non vide praticamente mai il campo, il nuovo approdo in rossonero con Mihajlovic, le esperienze in Ligue 1 tra Nizza e Marsiglia, il tragico ritorno a casa a Brescia (finito malissimo, con la retrocessione). Nel mezzo, la spedizione fallimentare ai Mondiali con Prandelli nel 2014 chiusa con l'eliminazione ai gironi e qualche senatore dello spogliatoio che puntò il dito contro di lui. A 32 anni, per SuperMario continua a non esserci pace.

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