Babbo Natale, l'Oms: «E' immune al virus». Il virologo Fauci: «L'ho vaccinato io al Polo Nord»

Babbo Natale, l'Oms: «E' immune al virus». Il virologo Fauci: «L'ho vaccinato io al Polo Nord»
di Carla Massi
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Mercoledì 23 Dicembre 2020, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 14:13

IL FENOMENO


Giù le mani da Babbo Natale. L'epidemia ha negato gli abbracci, i baci, le tavolate con amici e parenti, le gite lontano da casa, i giochi tutti insieme ma non può toccare il barbuto di rosso vestito che porta i regali.
Dai pediatri all'Oms un solo appello: lasciate che i più piccoli, almeno loro, mantengano le tradizioni e si tuffino nella fiaba. Che, quella notte, si trasforma in accoglienza, attesa, promesse, gioia. Si sono scomodati i virologi (e chi altrimenti di questi tempi?), perché la favola natalizia anche quest'anno possa continuare a cullare i bambini.
L'Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di fare uno sgarro al protocollo rivolgendosi direttamente a chi sta aspettando i doni sotto l'albero. Con la stessa autorevolezza con la quale ci informa di virus, epidemie e nuove ricerche. «I bambini non devono essere preoccupati per Babbo Natale. È immune al virus e sappiamo, anzi, che in queste ore è molto impegnato. Abbiamo anche sentito che molti leader del mondo stanno rivedendo le misure di lockdown per permettergli di viaggiare e portare doni la notte di Natale», fa sapere Maria Van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico dell'Oms per il coronavirus.


I DUBBI


Anthony Fauci, il super esperto americano in malattie infettive, si è esposto fino a rassicurare i bambini garantendo di «essere andato al Polo Nord ed aver vaccinato personalmente Babbo Natale per permettergli di consegnare i regali». È apparso alla Cnn per rispondere ai dubbi, leciti, di chi teme di non ricevere doni perché anche Santa Claus si è ammalato.
Una mobilitazione senza precedenti dal momento che una certezza come Babbo Natale, fino ad oggi, non era mai stata messa in discussione. Ne devono aver parlato pediatri e psicologi se hanno alzato la voce autorità sanitarie mondiali di questo calibro. Le paure dei bambini sono sorprendentemente riuscite a far breccia tra tanto dolore e tanto frastuono.
Nel numero di Natale della rivista scientifica, The British Medical Journal, due medici, il chirurgo Peter Brennan e la radiologa Rachel Oeppen, riflettono sulla salute di Babbo Natale. Prendono il suo esempio per parlare di coloro che, tutto l'anno fanno una vita simile alla sua. E avanzano suggerimenti.
Si riferiscono a chi sta sveglio a lungo, magari per motivi di lavoro, e trascura sia l'alimentazione che l'idratazione.

Da qui, il consiglio di mettere anche un bicchiere d'acqua accanto al panettone. Sappiamo che pause regolari così come un'adeguata idratazione - scrivono gli autori - durante il lavoro sono fondamentali per mantenere le prestazioni e la sicurezza. Al posto di biscotti e altre leccornie a base di zucchero potrebbe essere meglio fargli fare uno spuntino con i bastoncini di carota lasciati per le sue renne.

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LE BUGIE


«Sarà un Natale diverso - spiega Elena Bozzola, segretario della Società italiana di pediatria - perché non ci saranno i nonni, i cuginetti e gli zii Ma, la sera della vigilia non si deve rinunciare ai gesti rituali che fanno felici e rassicurano i piccoli di casa. Ricordiamo, quindi, di mettere in salotto o in cucina la fetta di panettone per Babbo Natale e le carotine per la renna. I bambini riusciranno ugualmente a vivere la magia della festa. In questo momento non deve essere guardato solo il lato negativo della situazione che viviamo. È importante cercare di riscoprire quanto è bello stare insieme senza magari cene lunghe e troppo abbondanti che sembrano non finire mai. Importante, soprattutto per i più grandi, non dire bugie. Si deve parlare chiaro. Se spieghiamo che i nonni non verranno a festeggiare con noi perché li vogliamo proteggere, tutti hanno la capacità di capire». Sì a videochiamate con i parenti e, perché no, anche con un Babbo Natale munito di tablet per non perdersi durante il viaggio.

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